CAMPIONI-DOLORI ED ERRORI DA NON RIPETERE

27.07.2016 13:08 di  Luciana Magistrato   vedi letture
CAMPIONI-DOLORI ED ERRORI DA NON RIPETERE
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Uno sforzo per trattenere i campioni. E' questo il sacrificio principale che vuole fare la Fiorentina per lasciare a Sousa l'ossatura delle "sua" squadra, andando poi a incidere sulle seconde scelte, da migliorare per quanto possibile (oltre ad un mercato in chiave futura per creare un patrimonio alla società). La linea è tracciata ma trattenere i campioni, si sa, oltre a far rinunciare a parecchi milioni delle cessioni, ha un risvolto della medaglia: che i campioni stessi bussano alla porta della società per "ritocchi" vari. Insomma dal mal di pancia non è esente nessuno. Sarà un caso che nell'ufficio di Corvino al centro sportivo si sono presentati contemporaneamente gli agenti di Borja Valero, Federico Bernardeschi e Nikola Kalinic, anche se sulla volontà dei giocatori stessi di restare non si può discutere? 

Ufficialmente per un saluto o proporre altri giocatori, ufficiosamente per capire la volontà del club sul proprio assistito, tirare acqua al proprio mulino visto l'amore della piazza per loro e portare presunte offerte con ingaggi migliori e in qualche caso durate più lunghe come a dire "adeguamoci alle offerte o addio".  Allo spagnolo ad esempio le rivali hanno offerto soldi e contratti di cinque anni, ma Corvino da quell'orecchio per ora non ci sente perché tre anni (scadenza 2019) per un giocatore di quell'età sono sufficienti. Bernardeschi è in rampa di lancio ed è giustamente ambizioso, ha disputato gli Europei e le big hanno messo gli occhi su di lui. Kalinic invece ha l'apprezzamento del Napoli e chissà che cederlo ora (ad una giusta cifra ovviamente) non convenga davvero. Corvino su una cosa non cede: non basta un'offerta (vera o presunta) per lasciarsi spaventare. 

E' stato questo l'errore commesso la scorsa stagione con troppi rinnovi fatti e soprattutto cedendo alle pretese di certi procuratori: esempi ne sono l'ingaggio ultra milionario a Babacar (uno dei più pagati insieme ad Alonso, fatto sempre nel corso di questa stagione) e quello "da sopravvalutato" a Diakhate solo perché "girava voce" (fatta girare magari ad arte) che le big europee avevano messo gli occhi su di loro. Tra l'altro il giovanissimo senegalese ora sarà anche difficile piazzarlo, con un ingaggio troppo alto e un valore tutto da dimostrare ancora. Parlando di campioni e mal di pancia poi c'è un Mario Gomez ancora "a piede libero". La società alla fine un sacrificio per trattenerlo potrebbe pure farlo, ma è impossibile ipotizzarlo se resterà anche Giuseppe Rossi perché il modulo è ormai tracciato e non ha spazio per tutti e due. Già, Giuseppe Rossi. Non se ne parla quasi più, dando per scontato - ma non lo è visto che balla anche il rinnovo - che resti.