DA RISERVA A RISERVA. DRAGO E LA SUA PARABOLA DISCENDENTE

10.08.2022 10:00 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
DA RISERVA A RISERVA. DRAGO E LA SUA PARABOLA DISCENDENTE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Bartlomiej Dragowski è pronto a salutare la Fiorentina, stavolta per davvero. Dopo un'estate trascorsa in buona sostanza da separato in casa, chiuso già a luglio dall'arrivo di Pierluigi Gollini, il polacco è in procinto di trasferirsi allo Spezia. Si era fatto un gran parlare della Spagna come sua possibile destinazione, in particolare le voci si riferivano a Espanyol e Celta Vigo, da cui però non è mai arrivata l'offerta giusta. Dell'ipotesi Premier League, invece, non se n'è potuto fare nulla per via del suo impiego lo scorso anno in campionato insufficiente per approdare in Inghilterra secondo il regolamento locale.

Ed ecco l'epilogo in Liguria. Col prezzo di Dragowski che, nel corso delle settimane, è lentamente diminuito: l'operazione infatti si chiude attorno ai 2 milioni di euro, anche se comunque i viola hanno mantenuto il 50% sulla futura rivendita del portiere oltre a vari bonus legati alle presenze che farà nella prossima stagione. In più, una clausola da 9 milioni che il quasi venticinquenne ha concordato con lo Spezia. Si conclude, dunque, l'esperienza dell'estremo difensore a Firenze. Non senza qualche giallo dell'ultim'ora, con il portiere che ieri sera doveva tornare a Firenze per una questione di mensilità da pagare. Alla fine nella mattinata di oggi tutto si è sbloccato definitivamente, resta a La Spezia e già oggi si allenerà con Gotti ed i suoi nuovi compagni.

Colpisce come il classe '97 non sia effettivamente mai riuscito a imporsi in maglia gigliata. Acquistato nel giugno 2016 - peraltro alla stessa cifra dell'attuale cessione - Drago ha iniziato da secondo di Ciprian Tatarusanu, facendo il suo esordio in Serie A il 28 maggio 2017 contro il Pescara, per poi proseguire come riserva di Marco Sportiello e in seguito di Alban Lafont. A gennaio 2019 il passaggio all'Empoli, con cui l'ex Jagiellonia si è esaltato fra innumerevoli parate (la bellezza di 17 contro l'Atalanta) e clean sheet. Infine il ritorno a Firenze, dove è stato titolare dall'avvento di Rocco Commisso fino allo scorso anno, declassato ancora una volta a riserva (di Pietro Terracciano).