FACCE NUOVE

15.11.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
FACCE NUOVE
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Fermatevi, ben prima di qualsiasi esito possa venire fuori dalla riunione che andrà in scena oggi a Roma. E fermate, per favore, le disquisizioni sui perchè della disfatta. L'utilità, al momento, è nulla. Fosse solo perchè a Firenze, ormai da tempo, la piazza si divincola tra le difficoltà della squadra, o del tecnico, e le responsabilità dei vertici. Sotto questo aspetto, paradossalmente, talune difficoltà attuali si assomigliano maledettamente tra l'azzurro e il viola.

Il calcio italiano però ha assoluto bisogno di profonde riflessioni, immediate, per non tirare in ballo vere e proprie rivoluzioni storicamente difficili a queste latitudini. La strada che si profila davanti è in netta salita, la mole di lavoro che attende chi ha voglia di cambiare è ai limiti del mostruoso. Immaginare di trarre del buono dalla mancata qualificazione al Mondiale significa rendersi conto dell'enormità dei cambiamenti da applicare, abbandonando guerricciole interne per qualche spicciolo in più sul fronte dei diritti televisivi.

Una Lega commissariata da tempo, divari sempre più abissali tra chi ambisce a vincere e chi solo a partecipare, paracadute per le retrocesse che fanno più gola di una salvezza e la lista si potrebbe ulteriormente allargare tenendo di conto giovani snobbati e stranieri che costituiscono la stragrande maggioranza delle rose italiane, che siano giovanili o meno o che si tratti di Serie A o serie minori.

Pensare di poter ripartire dalla debacle del duo Tavecchio-Ventura significa cambiare cultura e paradigma, anche mentale. Provare ad abbandonare logiche da orticello tipicamente italiane e abbracciare nuovi orizzonti, anche regolamentari. Per questo motivo servono - o servirebbero - figure di spessore, lontane (non solo nella comunicazione) dagli obbrobri degli ultimi tempi, lontane da una cultura calcistica attuale come minimo anacronistica.

A un passo dalla ripresa del campionato, con il derby di Roma alle porte, far finta di niente e tirare avanti come se nulla fosse successo rischia solo di diventare un altro modo per affondare ulteriormente. Anestetizzati da un campionato sempre più scontato e sempre meno divertente destinato a diventare una delle conseguenze del calcio italiano che, mai come oggi, ha assoluto bisogno di facce nuove.