IL DIBATTITO ITALIANO E LE DUE FAZIONI IN FERMENTO
La spaccatura si è riaperta. Il dibattito tra i tifosi della Fiorentina che credono fermamente in Vincenzo Italiano e quelli che lo accusano di scelte sbagliate è più vivo che mai dopo la dolorosa sconfitta di Milano, che ha mostrato lacune ormai note a chi segue la storia del tecnico ex Spezia sulla panchina viola: mancano i gol degli attaccanti, non arrivano i punti.
L'equazione sembra semplice anche se di semplice, nel calcio, a volte c'è molto poco. E allora seppur la classifica continui ad essere in linea con gli obiettivi di inizio stagione (fare meglio dell'anno scorso), il clima a Firenze è piuttosto elettrico tra chi imputa all'allenatore una scarsa capacità di cambiare e chi invece sottolinea come, alla fine, la rosa della Fiorentina non sia tanto diversa da quella che solo qualche anno fa lottava per la retrocessione, e quindi i meriti della crescita siano tutti da imputare al lavoro tattico e mentale di Italiano.
Quale che sia la parte dalla quale schierarsi, per tutto il mondo viola ora sarà fondamentale non perdere quella compattezza che sembrava aver trovato dopo la vittoria di Napoli. Perché davanti c'è un calendario che non ammette distrazioni e nel bene o nel male per la Fiorentina è già tempo di guardare avanti. Due bei risultati con Genk e Salernitana cancellerebbero momentaneamente le critiche e rimanderebbero le discussioni che si riaprono inesorabilmente ad ogni caduta viola. A fine stagione, poi, sarà tempo di bilanci e decisioni.