LA PROVA DEI NOVE

02.03.2015 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
LA PROVA DEI NOVE

Che partita che hanno fatto i nostri ragazzi! Era difficile ripetersi, dopo l’impresa di giovedì contro il Tottenham, tanto più contro una squadra che non battevamo da quindici anni. E’ stato attuato il turn over dovuto dalle sfide a raffica che la Fiorentina deve affrontare, ma il risultato non cambia e la Fiorentina sbanca S. Siro con una prova da eroi, come è stato sottolineato da tutti. Resta il dispiacere di aver visto uscire tre dei nostri calciatori per infortuni che, speriamo, non siano molto gravi visto che in Europa League sono stati fermati anche Mati e Basanta. Questo potrebbe essere veramente un problema visto che giovedì saremo di nuovo in campo contro la Juventus. 
Su uno degli infortuni si è rischiato il patatrac perché Montella ha sostituito Aquilani con Tomovic in terra dolorante. Tutto è bene quel che finisce bene ma, visto che dopo poco si è accasciato ed uscito anche Savic, abbiamo passato gli ultimi dieci minuti in apnea: i calciatori per tamponare le sfuriate interiste, i tifosi nel guardare l’orologio con i minuti che sembravano non trascorrere mai. Complimenti ai nove giganti che sono rimasti a fare le barricate, altrimenti sarebbe stato un bel problema per il Mister. Man mano che andiamo avanti, vediamo crescere sotto i nostri occhi una squadra che ci sta strabiliando, un gruppo che, chiunque giochi, dà la sensazione di sapere quale è il suo compito e il sacrificio che va fatto per aiutarsi a portare a casa quei risultati che fanno tanto bene alla personalità. Abbiamo da affrontare, sui vari fronti in cui siamo impegnati, grandi avversarie che, d’ora in poi, è bene che si preoccupino di noi. Juventus, Roma, Lazio, Napoli, non pensino di andare a fare una passeggiata quando si troveranno davanti la Fiorentina, questa è una grande realtà. Se dobbiamo fare qualche nome da evidenziare nella gara di ieri, è facilissimo chiamare in causa Neto, che in questa settimana ha dimostrato di essere un serio professionista, e quel gran genio che rispose al nome di Salah. E’ arrivato da due mesi ed è già l’idolo dei tifosi perché appena entra in campo cambia le sorti della partita. Doveva riposare ma, con l’incidente di Babacar, ha dovuto togliersi la tuta e buttarsi nella mischia risolvendo la partita con il gol. Mi piacciono molto i calciatori che non demordono mai, che seguono attentamente il gioco e dove va la palla e, sulla respinta di Handanovic, ha insaccato prontamente portando a casa i tre punti che ci consentono di non far scappare la Lazio in classifica.
Bravi veramente e bravi tutti. Montella predica sempre di non eccedere con l’entusiasmo ma, se non lo facciamo in questi giorni, quando dobbiamo farlo?

La Signora in viola