ONLY THE BRAVES

24.02.2018 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
Foto del 17.12.2010
Foto del 17.12.2010

Per carità, non si offendano i tifosi e gli appassionati del Chievo se si sentiranno tirati in ballo. Perchè lo scarso appeal della gara di domenica non è strettamente legato a un avversario che difficilmente richiama il tutto esaurito. Non bastasse una classifica poco entusiasmante come la stagione dei viola fino a ora, ci si mette di mezzo anche il ciclone Burian in arrivo proprio nel week-end. 

Temperature rigidissime, persino un'allerta meteo che non esclude nemmeno la neve, tutti aspetti che rendono ancora più ostica la presenza domenica in uno stadio fiorentino sostanzialmente scoperto per tre quarti. Condizioni esclusivamente italiche, non certo esclusiva fiorentina, ma che unite al momento di frattura tra tifoseria e proprietà viola di fatto anticipano uno scenario più da Coppa Italia che non da campionato. 

Ci vuole un bel coraggio, in altri termini, per affrontare freddo e presumibilmente pioggia per un Fiorentina-Chievo che oggi come oggi offre ben poche prospettive, se non la speranza di un sussulto della squadra e di una vittoria che al Franchi manca dal 3 dicembre (3-0 al Sassuolo). Anche per questo le indicazioni in arrivo dagli esperimenti di Pioli, soprattutto per un attacco con Simeone e Falcinelli, sono da salutare con sollievo fosse solo per l'auspicio di vedere una squadra più cattiva sotto porta. 

Non è dato sapere se poi, davvero, Pioli varerà una Fiorentina a due punte (l'ultima volta a Genova contro la Sampdoria andò malissimo) ma certo anche il tecnico e i suoi giocatori sono chiamati a un cambio di passo importante nelle prossime cinque sfide. Perchè proprio dai risultati passa l'immediato futuro della squadra, e perchè ferma restando la distanza siderale tra tifo e Della Valle il colpo d'occhio che si preannuncia domenica al Franchi è di quelli che fanno piangere il cuore a chi ama questi colori.