RATE E INDENNIZZI: UNA DUPLICE VITTORIA PER LA FIORENTINA SUL PIANO POLITICO

07.12.2022 14:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
RATE E INDENNIZZI: UNA DUPLICE VITTORIA PER LA FIORENTINA SUL PIANO POLITICO
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Una battaglia politica che però ha sempre più i contorni di un duello (poco rusticano) anche sportivo. Il braccio di ferro tra le istituzioni italiane e una parte dei club della Serie A per la gestione, da un lato, del pagamento delle tasse in forma dilazionata e, al contempo, dell'emendamento al decreto legge "Aiuti quater" che salverebbe le società sportive sta entrando nella sua fase più calda. La posizione della Fiorentina, su questo tema, è da tempo molto chiara. E, per certi aspetti, si può ormai dire che la società di Commisso - nella figura del dg Joe Barone - sia stata nelle stanze dei bottoni una sorta di apripista nell'inaugurare un fronte di contrasto all'ennesimo tentativo del calcio italiano di provare a mettere la polvere sotto il tappeto.

Un punto di vista coerente che, nel corso di queste ultime settimane, ha incassato pieno sostegno in ben due circostanze dal Governo. Prima, la scorsa settimana, è stato il Ministro dello sport Abodi a chiarire la sua posizione sul tema ("Il calcio non è un mondo a parte, la posizione che abbiamo assunto è nota: non ci sarà alcuna rateizzazione" disse l'ex numero uno dell'Istituto per il Credito Sportivo) mentre ieri sera anche il Ministero dell’economia e delle finanze ha espresso il suo parere sulla manovra correttiva voluta dal patron della Lazio Claudio Lotito (da poco eletto in Senato) e sostenuta in formato bipartisan da esponenti politici di più partiti (i firmatari dell'emendamento erano deputati e senatori di Forza Italia, Fratelli d'Italia, Gruppo misto, Movimento5Stelle, Partito Democratico e Autonomie). Oggi infine - riferisce l'AGI - anche il premier Giorgia Meloni, durante l'incontro a Palazzo Chigi coi capigruppo di maggioranza per discutere della legge di bilancio, ha detto: "Non andremo in soccorso alle società di calcio: le società devono saper gestire i propri bilanci".

Niente da fare, dunque. La strada intrapresa sembra essere proprio quella tracciata dalla Fiorentina. E non è un caso che nelle scorse ore i decibel della tensione tra il presidente biancoceleste e il club viola si siano alzati ("Ci sono società che dalla Juventus hanno incassato 160 milioni di euro" ha detto nelle scorse ore Lotito, alludendo proprio alla Fiorentina e alla vendita, scaglionata negli anni, di Bernardeschi, Chiesa e Vlahovic alla Vecchia Signora). Sembrano dunque lontani i tempi di quando il dg Barone sostenne - assieme a Lotito - la candidatura di Lorenzo Casini alla presidenza della Lega (che oggi, in un'intervista al Corriere della Sera ha ribadito l'esigenza di rateizzare le tasse) e poi invitò a visitare i cantieri del Viola Park lo stesso dirigente (visita datata 4 aprile 2022), prima che lo stesso patron facesse altrettanto con il CEO della Fiorentina aprendogli le porte di Formello assieme a Gianni Infantino (il 19 giugno).