SVEGLIATEVI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, ALTRIMENTI TUTTI "ALL'INFERNO"

18.04.2021 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
SVEGLIATEVI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, ALTRIMENTI TUTTI "ALL'INFERNO"

Sono contenta che la Fiorentina sia in silenzio stampa così ci siamo scampati il rischio di ripetere all’infinito l’imprecazione di Dragowski che è andata in diretta in tv perché, se qualcuno a caso fra Iachini o Pradè, si presentava nel dopo partita dicendo “abbiamo giocato alla pari, potevamo vincere, gli episodi non ci hanno favorito”, come successo dopo l’Atalanta, credo che avremmo toccato il fondo nell’offendere l'intelligenza dei tifosi oltre a quello della classifica. Abbiamo perso anche col Sassuolo e continuiamo a guardarci le spalle sempre con maggiore ansia soprattutto vedendo come il Cagliari ha raggiunto in extremis la vittoria contro il Parma, portandosi a 25 punti (-5 dai viola). Credo che si debba fare un pit stop e concentrarci tutti sulla reale, matematica salvezza senza andare con i pensieri troppo al futuro perché rimanere in serie A è basilare per la Fiorentina che verrà. Se retrocediamo Gattuso accetterà di venire a Firenze? Quali calciatori correranno a vestire la nostra maglia?

Di sicuro intanto c’è la voglia di toglierla a molti di coloro che vanno adesso in campo e che dovrebbero onorarla con le prestazioni, ma continuo a vedere un insieme di ragazzi senza carattere né orgoglio. Io ho le mie fissazioni, le mie simpatie, come tutti, ma sono arrivata al limite della sopportazione nei confronti di Pezzella al quale toglierei la fascia di capitano per scarsa dedizione ed impegno. È tutto il campionato che lo vedo al di sotto della sufficienza, mi pare avulso dal contesto e forse desideroso di andare al Milan dove il nostro DS ci fece sapere avrebbe ambito giocare. Ora come ora, gliela vedo dura come ambizione! Non che i guai li faccia da solo, tutto il reparto anche ieri mi è parso in sofferenza, e il migliore era in panchina, ma sui rigori subiti c’è la sua firma e questo nessuno lo può cancellare. Non contento del primo errore, concede il bis atterrando Raspadori dopo tre minuti. Qualche record lo vogliamo avere o no?

Peccato perché dopo il primo tempo pensavo che si potesse tornare a casa con qualcosa, speravo addirittura nella vittoria, ma purtroppo non abbiamo concretizzato le occasioni avute soprattutto con Castrovilli che ha preso pure un palo. Mi aveva consolato la prova di Gaetano, che ho visto in buona forma e propositivo tanto che Iachini…lo ha sostituito a metà del secondo tempo con Callejon! Roba da matti, così come l’altro ingresso di Eysseric per Bonaventura autore del gol, e che gol, del vantaggio viola. Visto come andavano le cose, togliamo i migliori e che Dio ce la mandi buona. Ma nostro Signore ha cose più importanti a cui pensare e un certo Berardi, anche lui subentrato nella seconda parte della gara, entra e ci strapazza.

Quando ho sentito dire, al suo ingresso, che aveva fatto 99 reti mi è preso l’ansia: vuoi vedere che festeggia le 100 con noi? Ed ho sbagliato perché ne ha festeggiate 101 facendo una doppietta sui famosi due rigori in tre minuti. Completa poi l’opera Lopez senza che la Viola riesca a reagire anche perché l’unico aiuto all’attacco, Kouame, il Mister lo schiera a pochi minuti dalla fine. E speriamo che non sia veramente la fine perché siamo sempre molto avviliti per il comportamento di tutto il gruppo e non sappiamo a cosa attaccarci (una cattiveria mi verrebbe da scriverla, ma non è signorile!), in quale stimolo sperare per chiudere al meglio questa maledetta annata. Svegliatevi prima che sia troppo tardi!

Come la giri, siamo a piangerci addosso e sinceramente non se ne può più. Confido che in questo ritiro il nostro Presidente usi un po’ più “il bastone” e meno “la carota” perché se da una parte fa piacere vederlo scherzare e giocare coi ragazzi, dall’altra vorremmo ridere e scherzare pure noi ma è troppo tempo che non c’è concesso. Desidererei inoltre che pubblicamente Rocco facesse capire a questi signori che se malauguratamente ci portano in B, scendono tutti all’inferno.

La Signora in viola