TRA NORMALITÀ E ATTESA... A POCHE ORE DALLA PARTENZA PER UDINE

27.02.2020 19:05 di Luciana Magistrato   vedi letture
TRA NORMALITÀ E ATTESA... A POCHE ORE DALLA PARTENZA PER UDINE
FirenzeViola.it

La Fiorentina si allena e ragiona come se si dovesse giocare sabato alle 18. Anche Beppe Iachini ha fatto svolgere l'allenamento odierno proprio alle 18 ed ha fissato con l'ufficio stampa la conferenza stampa domani alle 14. Eppure, a poche ore di distanza dalla gara e soprattutto dalla partenza per Udine prevista alle 16, con charter e albergo già fissati, non c'è ufficialità sulla data e le modalità, sulle quali si continua a discutere in Lega, anche se per la Fiorentina non ha comunicazioni ufficiali contrarie al giocare alla data già stabilita, anzi. L'ordinanza regionale del Friuli che vieta manifestazioni sportive sul territorio e la possibilità di giocare a porte chiuse nelle zone a rischio stabilita invece dal ministro Spadafora facevano infatti pensare che la questione fosse chiusa, ma così non è.

Proprio a Firenzeviola.it, Franco Soldati, presidente dell'Udinese, ieri aveva detto chiaramente infatti che avrebbero fatto di tutto per giocare lunedì e a porte aperte, all'indomani cioè della scadenza dell'ordinanza del Friuli che prevede il divieto fino a domenica compresa. Così come in molti spingono per un derby d'Italia (Juve-Inter) a porte aperte (la legge Melandri proibirebbe di farla vedere in tv in chiaro) perché senza pubblico lo spettacolo ne risentirebbe e non solo: le porte chiuse implicano che anche la stampa resti fuori a parte chi ha i diritti.

D'altronde è di oggi la notizia del giornalista spagnolo che, dopo aver assistito alla gara del Valencia con l'Atalanta è stato contagiato da coronavirus. Insomma se di salute si tratta, nessuno vuole responsabilità ma nello stesso tempo nessuno vuole rinunciare a far restare il calcio uno spettacolo e al diritto di cronaca della partita stessa. Una gara - Juve-Inter -che dunque trascina nell'incertezza anche le altre nel voler aprire le porte dei propri stadi tenendo però presente il paletto delle ordinanze regionali (da qui lo slittamento).

Ma se la partita della Fiorentina slittasse a lunedì, a parte le problematiche logistiche per la squadra, a rimetterci sarebbero i tifosi viola che a questo punto non riuscirebbero più neanche ad organizzarsi e comunque non sappiamo in quanti dei 400 circa pronti a muoversi senza il viruscorona (il biglietto lo hanno acquistato alcune decine e basta, prima che scoppiasse il caos) a questo punto vorrebbero spostarsi in Friuli.