TUTTA UN'ALTRA OTTICA

03.09.2020 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
TUTTA UN'ALTRA OTTICA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

E’ stato il giorno dell’emendamento, del via libera arrivato dopo una nottata di votazioni e di una partecipazione diffusa a quello che potrebbe essere un testo di fondamentale importanza. Con il cosiddetto Sbloccastadi la strada verso un nuovo stadio si fa meno tortuosa, ma soprattutto meno battuta dai vincoli della Soprintendenza perché sarà soprattutto il Comune a rapportarsi con il privato. Se i prossimi passi chiamano in causa un’ulteriore votazione che si terrà sia alla Camera che in Senato, è soprattutto la posizione del club che adesso diventa centrale

Anche perchè nella giornata di ieri da casa viola è filtrato poco, segno che prima di qualsiasi commento la società vuol attendere che l’iter si concluda affinché l’emendamento diventi legge (potrebbe avvenire già venerdì). Serve ancora un po’ di tempo per comprendere ogni aspetto del testo e soprattutto capire come e quanto sia percorribile un sentiero che punta dritto al Campo di Marte, là dove il Franchi potrebbe essere modificato in modo molto più massiccio rispetto ai vincoli della Soprintendenza e dove lo stesso Comune ha già parlato di un piano di riqualificazione. 

Si dirà che in avvicinamento a fasi elettorali di un certo valore toni e proclami di giubilo siano più o meno scontati, ma certo non passa inosservato l’insieme di forze politiche che ha trovato l’accordo nel corso della votazione (solo il Movimento 5 Selle non ha votato a favore). Così in attesa di capire la reazione di Commisso non resta che sottolineare come proprio gli interventi in serie del presidente viola abbiano favorito lo sblocco di una situazione, quella degli stadi, che riguarda di fatto tutto il Paese. 

Una battaglia volta a sburocratizzare molti processi che da ieri ha conosciuto una prima importante vittoria. Perché prima ancora di capire se e come la Fiorentina potrà dotarsi di un nuovo e più moderno impianto, resta sul tavolo la pressione della proprietà viola affinché si cominciasse ad affrontare il problema stadi con tutta un’altra ottica.