VLAHOVIC, Un talento destinato all'esplosione

01.01.2020 12:00 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
VLAHOVIC, Un talento destinato all'esplosione
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Che Dusan Vlahovic non fosse uno dei tanti Primavera che approdano tra i grandi, lo si era capito già quest’estate quando segnando una doppietta ha trascinato la Fiorentina al turno successivo di Coppa Italia ribaltando il Monza di Cristian Brocchi al Franchi.

Il talento serbo ha da subito avuto diverse chances, ma le sue prestazioni inizialmente erano troppo altalenanti. Quando i viola hanno poi finalmente trovato la quadra con il 3-5-2, davanti lo spazio per lui è venuto a mancare con Chiesa e Ribery che si sono presi la scena lasciandogli solamente le briciole. In qualsiasi realtà sportiva se la squadra vince diventa anche difficile cambiarla e stravolgere i piani di gioco, almeno che tu non ne sia costretto da infortuni o assenze forzate. Vlahovic però non si è perso d’animo ed ha continuato ad allenarsi al massimo aspettando la sua occasione che, finalmente, è arrivata.

Nella debacle di Cagliari, il classe 2000 è stata l’unica nota positiva visto che ha realizzato una doppietta nel 5-2 finale. Da lì in poi Montella non lo ha più tolto, o quasi, perché ha capito che, in quel momento, complici anche le assenze ed i forfait di altri giocatori importanti il serbo doveva essere in campo. Per un attaccante però se la squadra non rende non è mai semplice esprimere tutte le sue qualità e questo è ciò che è successo anche a Vlahovic che è finito, ingiustamente e immeritatamente, nell’occhio del ciclone. Tante le critiche degli addetti ai lavori che però trascurano il fatto che questo ragazzo sia ancora fin troppo giovane e debba crescere tantissimo nei movimenti, nell’astuzia e nella malizia.

Contro l’Inter Montella è “costretto” a lasciarlo in panchina. Sembra l’inizio di un periodo nero e difficile per il serbo che, al contrario, zittisce ancora una volta le chiacchiere sul suo conto entrando e realizzando il gol del pareggio nei minuti di recupero con un sinistro ad incrociare di rara bellezza. Il tutto dopo aver fatto quasi 40 metri palla al piede spalla a spalla con Skriniar. I dubbi sono dunque fugati e la società non esita a rimarcare tutta la fiducia e la voglia di puntare sul classe 2000. L’esonero dell’ex tecnico del Milan cambia però un po’ gli scenari in tavola visto che il nuovo allenatore, Giuseppe Iachini, è lo stesso che lo scorso anno si è opposto ad un suo trasferimento ad Empoli (LEGGI QUI il perché).

Le situazioni adesso sono totalmente differenti, ma è ovvio che, un minimo, il rendimento di Vlahovic torni ancora ad essere messo sotto la lente d’ingrandimento. Lui però ha già dimostrato che metterlo “spalle al muro” non fa che alimentare ancor di più la sua voglia di rivalsa. Adesso la sua nuova scommessa sarà dimostrare di saper reggere anche da solo il peso di un attacco di una squadra ed una piazza esigente come quella di Firenze.