PRIZIO, Su Castro: "Ehi papà, guarda: un giocatore!"

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Particolare, ma non marginale, bensì al centro dell’attenzione della prova viola al Bentegodi, vinta da un Verona volitivo, la presenza, dicevamo, di un giocatore nelle file gigliate, quel Gaetano Castrovilli che taluni avevano forse dimenticato, ma non Italiano che infatti lo schiera a sinistra nell’attacco della squadra. Ne vengono fuori più di 60 minuti di partita (dopo i quali viene rilevato da Kouame), giocati a buona intensità, senza timore nei contrasti, impreziositi da un palo e da un bel gol, una prova quindi positiva e confortante che lascia pensare ad un giocatore che può essere molto utile per il finale di stagione, ma anche in chiave futura. Un altro segnale che questo gruppo dato per esaurito da più parti, potrebbe forse avere ancora energie per poter dire la sua nei tempi futuri. 

Tornando a Castrovilli: erano i pieni anni ‘80 quando nelle tv commerciali impazzava, tra gli altri, uno spot pubblicitario memorabile. Vi si reclamizzava un dado da cucina e un simpatico bambino, composto a tavola con la famiglia, guardava sgomento le pietanze tutte a forma di parallelepipedo, proprio per richiamare la forma del dado da cucina, poi d’improvviso la mamma portava in tavola un vassoio con sopra un pollo, anche questo dalle forme curiosamente cubiche, ma il bimbo entusiasta gridava: ‘Ehi papà, guarda: un pollo!'

Immaginiamo lo stesso bimbo, magari un po’ cresciuto che dopo la partita di Verona dice al padre indicando Castrovilli: ‘Ehi papà, guarda: un giocatore!' Già perché questo Castrovilli è evidentemente ancora un giocatore di calcio a tutti gli effetti, merita fiducia, sostegno e un futuro nella Fiorentina.