VANOLI, Castrovilli recupero importante. 2001? Vi racconto

23.05.2023 09:31 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
VANOLI, Castrovilli recupero importante. 2001? Vi racconto
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© foto di Venezia

Paolo Vanoli, attuale allenatore del Venezia e vincitore dell'ultima Coppa Italia della Fiorentina nel 2001, ha parlato al Corriere Fiorentino. Le sue parole su quel successo contro il Parma: "Sono ricordi indelebili, partite vissute in una città come Firenze e con una tifoseria bellissima. Aver vinto un trofeo con la maglia viola addosso è stata un’emozione. E la cosa che amo ricordare è la doppia vittoria a maglie invertite: nel 1999 ho vinto la coppa col Parma, avendo la meglio sulla Fiorentina, grazie a un mio gol. Buffo come il destino ci metta lo zampino"..

Che ricordi ha di quel gol?
"La verità è che in quei momenti, soprattutto per uno come me che di gol ne segnava pochi, non hai la lucidità di capire ciò che sta accadendo. Poi c’era da giocare il ritorno a Firenze, dove il pubblico viola ci ha aiutato ad avere la meglio su un grande Parma".

Il suo fermo immagine della festa?
"Vedere, al triplice fischio finale, i tifosi impazziti di gioia. Ricordo che quando sono uscito con la macchina dallo stadio, c’era la gente ad aspettarci felice. È stato bellissimo aver capito l’entusiasmo che aveva la città in quel momento. Far parte, in piccolo, della storia di questo grande club mi rende orgoglioso".

Domani nuova finale contro l’Inter...
"Prima di tutto, ci tengo a fare i complimenti a Vincenzo Italiano e a tutto il suo staff. Viene sottolineato poco, ma ha svolto un lavoro incredibile, portando la Fiorentina a giocare due finali. Così come è giusto fare i complimenti al ds Pradè, per aver costruito una rosa ampia e di valore, che potesse giocare su tre fronti. E merita un applauso anche il club per quello che sta costruendo e per questa stagione incredibile, indipendentemente da come andranno le finali. Detto ciò, è chiaro che una finale è sempre una finale. Non vedo una favorita. È vero, i valori in campo sono differenti, ma sono convinto che la tifoseria viola farà capire alla squadra cosa significhi vincere un trofeo a Firenze".

Chi potrà fare la differenza?
"Per la Fiorentina, il collettivo. Mi ha impressionato, giocano da squadra e chiunque scende in campo dà sempre il 110%. Mi ricordo quando veniva criticato Italiano perché cambiava spesso la formazione, ma tutti questi cambi l’hanno premiato, perché l’hanno portato a gestire la rosa e a giocarsi due finali. Poi penso all’importanza del recupero di Castrovilli, alla grande stagione di Amrabat, alle doti di Bonaventura. Ma, ripeto, la chiave è il collettivo. L’Inter, invece, ha individualità forti e una grande rosa. Non vedo una favorita. È vero, i valori in campo sono differenti, ma sono convinto che la tifoseria viola darà una spinta per arrivare a raggiungere un trofeo che manca da molti anni".

Quanto conterebbe questa vittoria per Firenze, anche in vista della finale di Conference?
"Tantissimo, anche perché un trofeo aumenta l’autostima. Sono sicuro (e spero) che uno dei due trofei arriverà. Ma se non dovesse arrivare, non va buttata via una stagione importante. Incrociamo le dita…".