ADESSO CHIEDANO SCUSA di T. Loreto

11.04.2010 00:00 di  Tommaso Loreto   vedi letture
ADESSO CHIEDANO SCUSA di T. Loreto

Non è stato semplice, va confessato, far finta di nulla. La voglia, quasi l'impellenza, di mettere mano alla tastiera era a tratti incontenibile. E più arrivavano le malignità capitoline e più era difficile contenersi. Ma, infondo, perchè rispondere a certe sconcerie? Perché scendere allo stesso livello di chi confonde la caciara con quello che dovrebbe essere tutt'altro mestiere? Lo avrebbero fatto in campo i ragazzi vestiti di viola e con loro mister Prandelli. Di certo. Senza ombra di dubbio. Come sempre, del resto, il campo avrebbe parlato molto più chiaramente di qualsiasi intervento mediatico. A favore di una squadra alla quale, in questa travagliata stagione, non si può certo imputare di non averci sempre messo il cuore.



Eppure sarebbe stato divertente poter vedere le facce, e i commenti, di chi, nella capitale, si è apprestato a seguire Fiorentina-Inter. Dopo due giorni di pietose e vergognose uscite su presunti “biscotti” in ponte, anche lo smacco di un Keirrison titolare con Gilardino in panchina. Come minimo avranno gridato allo scandalo...Chissà cosa devono aver pensato, le gole profonde e i cacciatori di scoop pronti a portare testimonianze (rigorosamente anonime) del biscotto preparato fra viola e nerazzurri. Roba da rimanere stupefatti dalla faccia tosta di chi, mentre sputa sulla Fiorentina, evidentemente dimentica quel 6 giugno 1993 scolpito nelle memorie gigliate. E udinesi..

Ebbene che chiedano scusa adesso. Le scuse le presentino alla Fiorentina, ai suoi tifosi, a Firenze. Perchè certe cose, a Firenze, non sono mai successe. Saranno accadute altrove, quel 6 giugno di cui sopra è lì a testimoniarlo, non qui. Adesso, perciò, chiedano scusa. Per quel che hanno visto sul campo, e per quella distanza fra Roma e Inter sempre più sottile. E lo facciano, per primi, i colleghi (o chi per loro pronti a definirsi tali come del resto è accaduto) che soltanto ieri hanno sventolato ai quattro venti quello che alcune radio di Roma andavano sbraitando da giorni. E, dopo aver rinnovato le scuse, stiano tranquilli. Il futuro di questo scudetto, da Firenze, c'è passato pulito pulito. Lindo come solo i panni che sciaqui in Arno. Lo stile, infondo, è sempre lo stesso. A Firenze. Non ci voleva molto ad immaginarselo.