UN TRANQUILLO LUNEDI' DI PAURA di Marco Conterio

Di Marco Conterio, per Firenzeviola.it
15.05.2010 00:00 di  Marco Conterio   vedi letture
UN TRANQUILLO LUNEDI' DI PAURA di Marco Conterio
FirenzeViola.it
© foto di Tommaso Loreto

I lunedì non piacciono a nessuno. Il lavoro riprende, la routine torna a farsi spazio, voglie e doglie settimanali ricominciano. Poi però ci sono i lunedì che valgon più dei sette giorni, di un mese e di un'intera stagione calcistica. Sono giorni speciali, ma anche attese intermiabili. Forse è la volta buona, forse no. Pare di sì, ma se così non fosse sarebbe solo un'altra occasione gettata al vento. Perché è quello che porta via le parole, i "resta" i "se ne va" ed i "viene qua". Il futuro di Cesare Prandelli ha logorato anche i cuori più forti, straziati da un tourbillon di voci e chiacchiere, con la vista annebbiata da una chiarezza (di nuovo, già) che tarda a venire.



Le vie del pallone sono infinite e c'è da giurarci che comunque il bivio decisivo prima o poi arriverà. Che il 'poi' c'è già, in fondo. Settimane e settimane sull'affaire Prandelli, anche vederlo ai posti di combattimento senza uno straccio di rinnovo firmato nel settembre che verrà è un errore. E' la volata lanciata troppo presto, quando il gruppo più forte e numeroso, in questo caso chiassoso e danaroso, ti soffia sul collo. Ce la puoi fare, è vero, ma servono mille cuori oltre l'ostacolo, il tuo da solo non basta mai.

Ora tocca aspettare, ancora e di nuovo.
Di mezzo una partita che profuma solo di passerella di fine anno e poc'altro. In panchina, a Bari, Cesare Prandelli. C'è chi sospirerà, a chi scenderà la lacrima, a chi l'istantanea non farà nè caldo nè freddo, perché fiducioso delle voci ufficiali sulla sua permanenza a Firenze. Trasferta da brividi, dunque, ma solo per questo piccolo grandissimo motivo. E poi la Cittadella. Altre lotte, discussioni, pareri e posizioni. Lì si che sembra un lunedì da primo giorno di scuola, quello in cui entravi tra i banchi a testa bassa e sembrava che la fine dell'anno non dovesse arrivare più.