CONVENZIONE FRANCHI, COI LAVORI IN RITARDO PER ACF LO SCONTO SULLO SCONTO

21.02.2024 10:30 di  Donato Mongatti   vedi letture
CONVENZIONE FRANCHI, COI LAVORI IN RITARDO PER ACF LO SCONTO SULLO SCONTO

I lavori di ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze hanno preso il via. Nei giorni scorsi i macchinari della "RAD Service" di Gubbio sono progressivamente arrivati in curva Ferrovia, e ieri è iniziata la demolizione del vecchio tabellone segnapunti (dove ora campeggia il main sponsor della Fiorentina), segnando il primo passo verso l'ammodernamento.

Entro il 31 marzo scenderanno in campo la Cobar e la Sac, il raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato i lavori di appalto per il corpo principale dell'intervento, ma anche per queste prime demolizioni si attinge alle risorse stanziate per il Franchi dal Pnrr. La curva Ferrovia non sarà più aperta agli spettatori fino alla fine del campionato in corso, ma dalla stagione 2024-25 ospiterà il trasferimento del pubblico che solitamente siede in curva Fiesole, perché con la rimodulazione dei cantieri si opererà proprio nel settore che rappresenta il cuore pulsante del tifo viola. Per questo motivo il parterre di Ferrovia non sarà abbattuto, ma sarà lasciato in piedi per raggiungere la capienza di circa 22.000 posti che consentirà ai gigliati di non abbandonare l'impianto progettato da Pier Luigi Nervi (malgrado gli accordi sottoscritti dal dg viola Barone prevedessero la riconsegna all'amministrazione comunale, proprietaria dell'immobile).

Niente stagione in trasferta perpetua, dunque, per i tifosi e nemmeno nessun costo in più per la società che ha potuto usufruire della Ferrovia per oltre un mese in più rispetto alle previsioni. La convenzione in essere per "l'affitto" del Franchi prevedeva la riconsegna della Ferrovia a fine dicembre 2023, e sulla base di questo accordo è stato stabilito il canone che il club deve versare al Comune.

Per la mancata consegna entro il 30 giugno 2023 dei "Campini" Davide Astori, protrattasi per ulteriori 4 mesi, Palazzo Vecchio ha incassato da ACF 100.000 euro in più rispetto a quanto stabilito. Lo stesso non è previsto per la curva Ferrovia, settore per il quale la Fiorentina ha potuto vendere biglietti e lucrare fino alla partita col Frosinone.

La questione è stata oggetto di una domanda di attualità nel Consiglio comunale di lunedì scorso di Dmitrij Palagi (Spc), che dall'assessore allo Sport Guccione si è sentito rispondere liquidando il tema col fatto che restare ai "Campini" oltre i termini previsti era una necessità della Fiorentina, mentre "per un'esigenza dell'amministrazione comunale – ha detto l'assessore – non è stato invece necessario prendere in consegna la Ferrovia alla data del 27 dicembre 2023".

Guccione ha spiegato che visto il definanziamento di 55 milioni operato dal governo Meloni la scorsa primavera è venuto meno l'obbligo di iniziare i lavori entro il 31-12-23 (la scadenza è slittata al 31 marzo 2024) e pertanto il Comune "non ha ritenuto di assumersi senza lavori gli oneri di gestione di una porzione di stadio". Formalmente la scelta del Comune sarà senza dubbio ineccepibile, ma sorge la domanda: come mai i 4 mesi in più per il centro sportivo Astori valgono 100.000 euro (malgrado per la Fiorentina rappresentino solo una fonte di costi), mentre per la Ferrovia che è una fonte di ricavo (pensiamo a esempio alla sfida con l'Inter) non è stato previsto alcun esborso?

Possibile che gli oneri di gestione del settore Ferrovia sarebbero stati più alti di quanto si poteva esigere dal club? Il canone del Franchi stabilito nella proroga della convenzione per la stagione in corso prevede per il periodo 1/07/2023-31/12/2023 l'importo di € 400.000, mentre per il periodo 1/01/2024-31/05/2024 un corrispettivo di 250.000 euro (senza la disponibilità della Ferrovia). Visto quanto stabilito, 20.000 euro in più per il Comune sarebbero stati un indennizzo consono.

Per alcuni invece, viste le condizioni in cui versa l'impianto, i 650.000 euro complessivi erano considerati troppi, ma per altri una mancia. Alla fine dei salmi si è fatto lo sconto sullo sconto. Amen.