FIORENTINA AVANTI IN COPPA SENZA INCANTARE. LA SQUADRA HA DIMOSTRATO DI ESSERE CON ITALIANO. LO STRANO SILENZIO DELLA SOCIETÀ. BARAK E BELTRAN DEVONO GIOCARE INSIEME

15.03.2024 10:51 di  Luca Calamai  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA AVANTI IN COPPA SENZA INCANTARE. LA SQUADRA HA DIMOSTRATO DI ESSERE CON ITALIANO. LO STRANO SILENZIO DELLA SOCIETÀ. BARAK E BELTRAN DEVONO GIOCARE INSIEME
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© foto di Federico De Luca

Contava conquistare i quarti di Conference. E in questo senso si può parlare di missione centrata. Certo, la Fiorentina elimina il Maccabi Haifa accontentandosi di un grigio pareggio. I viola non hanno rischiato quasi niente (ma hanno comunque beccato un gol) ma hanno anche costruito poco. Una delle buone notizie è il ritorno in campo di Dodò. Il brasiliano sarà utile in questo finale di stagione. Il vero segnale da cogliere al volo riguarda invece Barak. È un giocatore in fiducia, che segna, che sposta gli equilibri. Può essere un fattore in più per una Fiorentina che per centrare un trofeo e risalire posizioni in classifica ha bisogno di una scossa. Barak va considerato un titolare inamovibile. E visto che considero allo stesso modo il talento argentino Beltran bisogna trovare il modo di farli giocare insieme. In che modo deve stabilirlo Italiano. In questo momento la Fiorentina non ha esterni d’attacco che fanno la differenza. Purtroppo neppure Nico che però va difeso con il coltello tra i denti perché resta l’unico vero top player della formazione viola. Penso che Italiano dovrà trovare il modo di far coesistere giocatori come Nico, Beltran, Bonaventura e Barak. Tre su quattro devono essere sempre in campo dietro a Belotti che segna poco ma che è un prezioso riferimento per le mezzepunte della Fiorentina. Mi aspetto un colpo di genio del mister. Proprio come fece poco più di un anno fa quando propose a sorpresa un centrocampo a due e il 4-2-3-1.

Capitolo Italiano. Tema scottante. Sono sorpreso dal silenzio della società. Ero e resto convinto che la dirigenza avrebbe dovuto intervenire per chiarire e possibilmente incanalare sulla strada del compromesso le intempestive riflessioni sul futuro dell’allenatore viola. Per cercare di chiudere subito un fronte delicato. I dirigenti sono stati presi in contropiede? Oppure ormai sono rassegnati all’idea di arrivare a fine stagione e chiudere un ciclo? Di sicuro Italiano ha ribadito anche dopo la gara di Conference il suo pensiero. Il dato positivo è che partita di Coppa ha chiarito che la squadra non ha voltato le spalle al suo mister. Ha lottato con grande generosità. Con i suoi pregi e i suoi evidenti limiti. Aspettiamo la gara di campionato con l’Atalanta e la sosta per gli impegni della Nazionale per approfondire la questione. Il toto sostituto di Italiano impazza. Sarri è in pole seguito da Gilardino e dal giovane Possanzini. Ma fino a quando il presidente Commisso non chiarirà gli obiettivi del club nel futuro immediato sarà come sparare alla luna. Io spero in Sarri ma questo vorrebbe dire un direttore Giuseppe Barone meno potente. E non è questa l’aria che tira.