FIORENTINA, ORA SERVE SOLO IL RISULTATO PER ALLONTANARE LA CRISI. LE CRITICHE SU INVESTIMENTI E AMBIZIONI: HA RAGIONE COMMISSO. IL VERO PROBLEMA (DA AFFRONTARE) È COME VIENE UTILIZZATO IL BUDGET

11.02.2024 00:00 di  Luca Cilli  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA, ORA SERVE SOLO IL RISULTATO PER ALLONTANARE LA CRISI. LE CRITICHE SU INVESTIMENTI E AMBIZIONI: HA RAGIONE COMMISSO. IL VERO PROBLEMA (DA AFFRONTARE) È COME VIENE UTILIZZATO IL BUDGET

La prima cosa da fare per la Fiorentina è invertire la tendenza negativa sotto il profilo dei risultati e (talvolta) delle prestazioni che hanno caratterizzato la prima parte del 2024. Alcune sconfitte sono oggettivamente complicate da spiegare, tanto che il presidente Rocco Commisso nel corso dell’intervento sul canale officiale del club ha espresso il proprio disappunto. Ha citato anche i numeri positivi, i punti messi insieme nel 2023, i gol realizzati e altri record che sono storia e restano inappellabili. Ma è l’insoddisfazione legata agli ultimi risultati e resa pubblica dallo stesso Commisso a dover suonare come una sveglia per una squadra effettivamente sempre protetta e difesa dalla proprietà davanti a media e tifosi. A volte anche troppo, con il rischio di creare alibi e una scarsa tensione ad un gruppo, che al contrario, non può permettersi di abbassarla né tantomeno di non abituarsi alle pressioni. Sembrano cose da poco ma in realtà sono dettagli (grandi) che alla lunga portano a costruire una differenza netta fra un club che gioca per vincere o centrare obiettivi e traguardi di prima importanza con continuità, ed un altro che vive di stagioni top ma estemporanee. E la Fiorentina per storia, passione, ambizione della proprietà e progetti futuri deve ambire ad essere fra quelle che campionato dopo campionato riescono a raggiungere sempre qualcosa di significativo. Toccherà a Vincenzo Italiano rilanciare nell’immediato una Fiorentina che sembra essersi sgonfiata, in affanno nel mantenere il ritmo gara per tutta la durata della stessa e non sempre in campo con l’atteggiamento giusto. Quello che in precedenza aveva permesso di raggiungere vette altissime e non preventivabili. Sentirsi arrivati è un qualcosa che la Fiorentina non può affatto permettersi, in primis perché non ha le qualità per poterlo fare.

Conti e racconti Quando Commisso sottolinea che non è corretto criticare la mancanza di voglia da parte sua di investire per rinforzare la squadra ha decisamente ragione. Pochissime società in Italia infatti hanno la possibilità di spendere, e anche tanto, per rendere migliore la propria rosa. E si contano sulle dita di una mano anche i club che hanno l’indice di liquidità apposto e i conti in ordine. La sua Fiorentina è virtuosa, proiettata con ambizione verso il futuro, con un centro sportivo all’avanguardia e uno stadio nuovo da costruire. Il problema che gli anni (e le scelte fatte) hanno evidenziato è semmai che in materia di gestione delle risorse messe a disposizione per costruire una squadra sempre più competitiva l’attuale area sportiva ha spesso sbagliato tante e troppe valutazioni. La lista dei calciatori acquistati durante la gestione del presidente Commisso e che si sono rivelati dei flop è lunga, talmente tanto da rendere difficile anche la ricerca di giustificazioni per spiegare i motivi che hanno spinto a dirottare parte del budget su determinati giocatori. Per potenzialità e capacità attrattiva la Fiorentina il mercato deve pianificarlo e progettarlo con anticipo e non viverlo senza meta, lo deve “aggredire” e non subire. Deve arrivare prima su determinati profili e non andare a rimorchio. Insomma, sono diversi gli aspetti su cui il club deve migliorare per migliorarsi. Pensare eventualmente a una figura come quella di un direttore sportivo esperto, o magari anche giovane ma con diversi risultati importanti alle spalle, a cui affidare la gestione dell’area sportiva non è da vedere come una mancanza di fiducia nei confronti dell’attuale management (ribadita da Commisso) ma come un passaggio all’interno di un percorso in cui il traguardo principale resta quello di migliorare e migliorarsi.