FIORENTINA, PENSA ALLE COPPE. L'EUROPA VIA CLASSIFICA DIVENTA DURA. GONZALEZ DOVE SEI FINITO? SE L'ATALANTA È QUESTA... SERVE L'IMPRESA. BUON COMPLEANNO AL SUPER EROE VIOLA: 70 VOLTE GRAZIE GIANCARLO, CI HAI DATO TUTTO

01.04.2024 13:07 di  Mario Tenerani   vedi letture
FIORENTINA, PENSA ALLE COPPE. L'EUROPA VIA CLASSIFICA DIVENTA DURA.  GONZALEZ DOVE SEI FINITO?  SE L'ATALANTA È QUESTA... SERVE L'IMPRESA. BUON COMPLEANNO AL SUPER EROE VIOLA: 70 VOLTE GRAZIE GIANCARLO, CI HAI DATO TUTTO
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Come concetto di massima nel calcio è vietato scegliere un obiettivo, bisogna perseguirli tutti. Anzi, più sono e meglio è. Ma ci creano sfumature in una stagione, soprattutto verso il finale, che quantomeno impongono delle riflessioni. 

La Fiorentina ha perso col Milan, non solo per quello che ha subìto in due settimane terribili con la scomparsa di Joe Barone, ma anche perché si è ritrovata davanti una squadra più forte, guidata da un campione con i prodromi del fuoriclasse, il portoghese Leao. Non si può criticare la Fiorentina per come ha giocato perché ha dato tutto, ma la superiorità schiacciante delle palle gol create dal Milan, otto in totale, alle quali si devono sommare le due reti segnate, raccontano con nettezza un divario notevole tra viola e rossoneri. Fiorentina-Milan nel suo complesso è stata una delle migliori partite viste quest'anno al Franchi e forse in serie A. 

E' vero, la squadra di Italiano ha preso ancora dei gol balordi, ma che rientrano comunque, giusto o sbagliato che sia, dentro una mentalità buona e utile a ricavare dei risultati nelle ultime tre stagioni. Ciò non significa che Italiano non debba lavorare sui meccanismi difensivi quando ripartono gli avversari. Il quadro, però, resta questo. La Fiorentina ci ha provato e non ci è riuscita. E la classifica è tornata brutta: il decimo posto mette tristezza, come se non ce ne fosse già a sufficienza per i noti accadimenti. A rischio di diventare noiosi non cambiamo idea: questa squadra in partenza valeva il settimo/ottavo posto e la zona Champions di fine 2023 è stata il frutto di merito e circostanze favorevoli, ma non poteva doveva essere presa per paradigma. La Fiorentina non era allestita per stare in quella fascia e purtroppo i fatti lo hanno dimostrato anche se ora non è da decimo posto. Si batte nella fascia della mediocrità perché continuano a mancare i gol, ad esempio: Belotti gioca molto bene per la squadra, ma non segna. Solo una rete in campionato e col Milan ne ha fallite almeno tre. L'ex granata è solo l'ultimo anello di una catena che è cominciata dopo la partenza di Vlahovic, mai veramente sostituito nel concreto. Al decimo posto è scivolata anche perché il calciatore più decisivo è sparito. Che fine ha fatto Gonzalez? Col Milan camminava, tanto era stanco sicuramente per gli impegni della nazionale. Ma anche in precedenza ha latitato: da quando, infatti, è rientrato (si era infortunato in coppa a Budapest il 14 dicembre ) il 28 gennaio con l'Inter, ha fatto 9 presenze in campionato firmando un solo gol (col Frosinone) e un assist contro la Roma, stop. Tralasciando il tema dei rigori perché quelli li sbagliano tutti. Che ha Gonzalez? Italiano senza di lui ha una Fiorentina azzoppata e non poco. Poi Arthur: il brasiliano ha fabbricato un girone di andata sublime e ora è sparito pure lui. Problemi fisici? Pensiamo di si, ma anche quando lo abbiamo visto in campo non ha brillato, meno sciolto di prima. Contro Pioli mancava pure Bonaventura che non è esattamente un gregario. Insomma, ci sono dei nodi da sciogliere. Così come sarebbe interessante rivedere Parisi, rimasto a lungo ai margini. Biraghi, capitano vero della Fiorentina, potrebbe anche rifiatare un po'. Ecco, sembrerebbe averne bisogno. Detto tutto questo, raggiungere l'Europa attraverso la classifica diventa sempre più difficile. Da qui il ragionamento della scelta, non semplice da intraprendere, ma che potrebbe aiutare la Fiorentina. Puntare decisi nelle coppe, cominciando da mercoledì con l'Atalanta. Sia chiaro, se i nerazzurri si confermeranno quelli che hanno disintegrato il Napoli, per i viola servirà un'impresa. L'atmosfera di Coppa Italia, però, è un'altra cosa e con i tifosi viola tutto diventa realizzabile. Due gare soltanto e dopo ci sarebbe la finale. Un grande sforzo, ma nel breve periodo. Vale lo stesso pensiero per la Conference anche se in quel caso siamo solo ai quarti. In totale quattro sfide prima di conquistare il pass per Atene. Può diventare la Fiorentina delle coppe, una sorta di regina quando si accendono le torri faro. 

Prima di occuparci di un anniversario importante, un ricordo per Beppe Urso, storico tifoso della Fiorentina, motore del Centro di Coordinamento, scomparso poche ore fa. Il suo sorriso e il suo grande amore per la Fiorentina non ce li dimenticheremo mai. 

E' il 1 aprile, una sorta di Natale viola perché è il compleanno di "Antonio", così lo incitava la Fiesole nei Settanta-Ottanta. E che genetliaco: stavolta il Capitano taglia il traguardo prestigioso dei 70, lui nato nel 1954 a Marsciano (Perugia). L'età della saggezza - dote per altro che ad Antognoni non è mai mancata - anche se a guardarlo pare dimostri 10 anni in meno. Gli facciamo auguri in quantità copiosa e gli diciamo 70 volte grazie per tutto quello che ha fatto per la Fiorentina - fino a rischiare la vita contro il Genoa - e per ciò che ha dato a Firenze e alla sua comunità. Ha indossato con eleganza leggendaria la maglia viola in Italia e in Europa, portando Firenze in tutto il mondo grazie all'azzurro dell'Italia. Iconico il Mundial '82. Giancarlo ha consentito ai ragazzi degli anni Settanta-Ottanta di guardare a testa alta e con smisurato orgoglio gli altri tifosi, dicendo loro: "Noi abbiamo Antognoni". Un super eroe viola. Non ci può essere un domani se non ci ricordiamo di ieri. Buon compleanno 'Unico 10', ci hai dato tutto. Ti vogliamo un gran bene.