IL CALCIO IN GUERRA: VIOLA E MACCABI IN UN FRANCHI BLINDATO

14.03.2024 11:00 di  Stefano Prizio  Twitter:    vedi letture
IL CALCIO IN GUERRA: VIOLA E MACCABI IN UN FRANCHI BLINDATO
FirenzeViola.it

In un'atmosfera tristemente bellica, si gioca stasera al Franchi il ritorno tra Fiorentina e Maccabi Haifa, a Campo di Marte anche il pallone soccombe quindi alle logiche dei motivi di sicurezza in vigore nei luoghi che non hanno il bene della Pace. La Pace, quella che Einstein disse non può essere mantenuta con la forza ma solo raggiunta con la comprensione. Del resto in Israele i cittadini, palestinesi o ebrei che siano, vivono da decenni costretti in tale clima da tregenda, anche solo per mettere il becco fuori di casa, perciò non solo in questi poveri anni di guerra aperta. I tifosi viola hanno annunciato, con un comunicato anche coraggioso, una disobbedienza civile ad alcuni divieti delle autorità, come effettuare l'ingresso entro le 18.15. L'augurio è che non ci siano tensioni o peggio con le forze dell'ordine. 

Intanto alla vigilia del match Italiano e Mandragora sono parsi determinati nel loro proposito di passare il turno, peraltro l'allenatore viola, squalificato, non sarà in panchina 'per la prima volta da che è nei professionisti', a sostituirlo il prezioso vice Daniel Niccolini (già difensore della Florentia Viola in C2), figlio di una famiglia profondamente innamorata della Fiorentina, il nome di battesimo sta lì a certificarlo. Italiano ha rassicurato sulla presenza in campo di Quarta e sullo stato di forma mentale dei suoi ragazzi:' siamo in crescita ed è bene perchè adesso arrivano le partite da dentro o fuori e il periodo che viene è decisivo, firmerei per vincere un trofeo'. Il mister viola ha confermato di aver parlato con la società per il futuro, ma senza fornire ulteriori particolari, anzi dicendosi, come da 'vademecum delle banalità varie del calcio', concentrato solo sugli obiettivi di questa stagione.

Comunque a brevissimo si gioca, le luci si accenderanno, l'arbitro fischierà il via e, malgrado la città blindata, potremo fingere che la guerra sia troppo lontana perchè il tanfo nauseabondo delle cordite misto a quello dei cadaveri possa raggiungerci. Che poi la guerra, quella che anche l'ex leader israeliano Shimon Peres appaiava con lo sport dicendo: nello sport si vince senza uccidere, in guerra si uccide senza vincere.