ITALIANO, È IL MOMENTO DEL RINNOVO. MA DIPENDE TUTTO DAL CLUB VIOLA?

29.02.2024 11:00 di  Stefano Prizio  Twitter:    vedi letture
ITALIANO, È IL MOMENTO DEL RINNOVO. MA DIPENDE TUTTO DAL CLUB VIOLA?
FirenzeViola.it

La bella e preziosa vittoria della Fiorentina sulla Lazio, oltre a consolidare il settimo posto della truppa di Italiano, riaprendo ai viola prospettive d’Europa. Sembra aver fugato quasi completamente l’ inspiegabilmente vasta pletora dei detrattori e occhialuti esegeti del mister viola, i grandi allenatori della domenica rimasti con un palmo di naso dinanzi alla vittoria dei viola, ma soprattutto alla prova provata della forza e resilienza del gruppo agli ordini di Italiano.

Ecco quindi, lo scrivevamo anche ieri, che sembra giunto il momento per il club viola di muoversi deciso proponendo il rinnovo ad Italiano perchè un tecnico di tale valore non finisca per andarsene presto da Firenze. Eppure non basta che la Fiorentina si decida a volersi tenere Italiano. Infatti le sirene di squadre anche più importanti della Fiorentina hanno già iniziato a suonare nelle orecchie di Italiano, squadre con grandi ambizioni che gli farebbero fare un salto di qualità professionale.

Taluni sostengono che per trattenerlo in viola ci vorrebbe un incentivo economico, insomma un lauto ritocco all’ingaggio. Ma forse sarebbe ancora più utile se la proprietà gli garantisse il diritto ad essere ascoltato quando chiede alla società un rinforzo in un ruolo preciso, già rassicurarlo che gli si darà retta quando manifesterà il bisogno di un aiuto, potrebbe essere un validissimo incentivo.

Tuttavia tale rassicurazione, significherebbe un’attribuzione al tecnico di poteri più ampi sul mercato, prerogative che ad oggi stanno in capo al management Barone, Pradè e Burdisso, insomma, per convincere Italiano a rimanere, servirebbe forse un cambiamento che non è detto Commisso voglia intraprendere nella sua società. Infatti l’attuale assetto dirigenziale è probabile resterà immutato qualunque risultato verrà centrato a fine stagione.

Commisso lo ha già detto chiaro e più volte, l’ultima nell’editto emanato da oltre oceano alcuni giorni fa, nel quale il patron ha ribadito che la dirigenza in carica  resterà in sella e sarà difesa dal proprietario del club dinanzi a qualunque critica o attacco futuri

Ma anche con l’attuale assetto  sullo scranno di comando, basterebbe forse dissipare ogni confusione e dare deleghe operative chiare e ruoli definiti, specialmente sul mercato.
Ad ogni modo, è probabile che alla fine Italiano se ne andrà, saranno infatti altri club che gli faranno buone offerte economiche e gli daranno garanzie sul piano tecnico.
Italiano se ne andrà e questo non sarà neppure il male peggiore.

Ben peggio è che il prossimo tecnico lo sceglierà e lo tratterà sempre l’attuale dirigenza, con gli attuali equilibri tra i manager, dirigenza che non si è sempre distinta per linearità ed efficacia di azione. E  se al posto dei cani arrivano i gatti, se al posto degli esterni arrivano le prime punte, se al posto delle prime punte, arrivano i trequartisti, cosa arriverà al posto di un grande allenatore? In America la parola ‘ rivoluzionario’ viene usata per vendere collant, disse Mae Brown.