ITALIANO E LA COLPA DI AVER FATTO CREDERE CHE LA RINCORSA ALLA CHAMPIONS FOSSE POSSIBILE. LA FIDUCIA DELLA PROPRIETA' NELL'ATTUALE GRUPPO DI LAVORO DISEGNA IL FUTURO

12.03.2024 10:20 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
ITALIANO E LA COLPA DI AVER FATTO CREDERE CHE LA RINCORSA ALLA CHAMPIONS FOSSE POSSIBILE. LA FIDUCIA DELLA PROPRIETA' NELL'ATTUALE GRUPPO DI LAVORO DISEGNA IL FUTURO

Servirà ancora qualche giorno per apprezzare il punto raccolto domenica sera contro la Roma, probabilmente la squadra più in forma del gruppo affrontato in questa prima parte del ciclo di ferro che in campionato terminerà il 7 aprile con la trasferta di Torino contro la Juventus. Il diagonale sotto la traversa di Llorente arrivato al novantacinquesimo ha avuto l’effetto di una doccia freddissima, e conseguentemente anche di porre in secondo piano una delle migliori prove offerte dalla squadra di Italiano. 

Così non c’è troppo da stupirsi se anche stavolta, o meglio per l’ennesima volta, scelte e gestione del tecnico siano finite nel mirino di una parte della tifoseria, sempre meno convinta del valore del tecnico. Un fenomeno che non ha conosciuto sosta nemmeno nel momento in cui la Fiorentina consolidava il quarto posto in classifica, a inizio anno, e probabilmente alimentato proprio dal lento ma inesorabile scivolamento degli ultimi tempi.



Certo, le uniche due vittorie fin qui raccolte dall’inizio dell’anno (contro Frosinone e Lazio) raccontano di difficoltà che hanno coinvolto anche l’allenatore, le cui responsabilità in gare come quella di Empoli sono parse evidenti, ma quanto avvenuto contro i giallorossi sembra nuovamente chiamare in causa il valore di una squadra non troppo lontano dall’attuale posizione. 

Complice il risultato della Lazio i viola restano all’ottavo posto e seppure i giochi siano ancora aperti l’arrivo di un calendario più fitto tra Conference League e Coppa Italia riporta d’attualità determinate recriminazioni su un mercato invernale che non ha regalato alternative fresche all’allenatore. Dunque al netto di dettagli che la Fiorentina non è riuscita a sistemare nei secondi finali del match con la Roma la sensazione che Italiano paghi (oltre a qualche limite in ambito comunicativo molto poco limato da una certa ritrosia davanti ai microfoni e alle domande sulle condizioni dei singoli raramente chiarite) le illusioni di due mesi fa si fa sempre più reale. 

Di certo in attesa di capire che tipo di primavera attende la Fiorentina, comunque in corsa per un trofeo su due fronti, la permanenza di Italiano a Firenze si fa sempre più in bilico, al contrario di quanto trapela da casa viola in merito allo staff dirigenziale. A dispetto di più di una voce riguardante Pradè e Burdisso la proprietà viola pare più che propensa a confermare il gruppo di lavoro, e non ci sarebbe da stupirsi se anche di fronte a una ricostruzione della rosa più o meno obbligata (tanto più a centrocampo dove le scadenze sono dietro l’angolo) toccasse ancora all’attuale gruppo di lavoro avviare una ripartenza al termine del triennio di Italiano.