LAVORI AL FRANCHI E LE CONTRADDIZIONI DI ACF

13.03.2024 11:14 di  Donato Mongatti   vedi letture
LAVORI AL FRANCHI E LE CONTRADDIZIONI DI ACF
FirenzeViola.it

I 55 milioni di euro che, nei fatti, tornano alla città di Firenze e riportano i fondi per la ristrutturazione del Franchi a oltre 200 milioni, sommati alla proroga dal 2026 a fine 2028 per il termine dei lavori, non accontentano la Fiorentina. La scorsa settimana l'uno-due sulla questione stadio non ha sortito parole di apprezzamento da parte della dirigenza viola, ma solo dubbi.

Il dg gigliato Giuseppe Barone ha parlato ai canali del club, dichiarando che la questione relativa alla ristrutturazione dello stadio Franchi "è una situazione sempre molto complicata. Era facile prevedere che il tema diventasse il giocattolo della politica". Poi il dg ha riferito di una riunione in Palazzo Vecchio di alcuni giorni prima, dove non ha partecipato in prima persona, ma dal quale è emerso che "a tante domande che avevamo preparato non ci sono state date risposte", soprattutto su quale sarà l'affitto dello stadio Franchi ammodernato e quale sarà il cronoprogramma dei lavori. "Si parla di quattro anni, un periodo in cui la Fiorentina non avrà i suoi ricavi che ha avuto negli ultimi anni".
"Sta diventando una nebbia, con tanti dubbi e quindi bisogna aspettare e vedere cosa accadrà in futuro. Inoltre mancano tanti soldi" per completare i lavori. "La nostra previsione – ha detto Barone – è che sono più di cento milioni". Barone ha poi fatto un appello: "Chiedo al governo di mettere attenzione su questo progetto perché quelli che soffriranno saranno il popolo viola e la Fiorentina. Siamo orgogliosi di dire che la nostra società è gestita alla perfezione sulla parte finanziaria".

Andiamo per punti. Sul fatto che secondo Barone il Franchi è diventato il giocattolo della politica, viene da domandarsi da che pulpito viene la predica, dato che il dg lo scorso gennaio ha ospitato il leader della Lega Salvini, che durante il suo "comizio" ha criticato la scelta di ristrutturare l'impianto progettato da Nervi, rimangiandosi quanto affermato nel luglio del 2020, dove, in merito all'ipotesi nuovo stadio a Campi Bisenzio, disse che era "una scelta quantomeno bizzarra e avere il nuovo 'Franchi' è l'unica soluzione realistica". La predica, inoltre, viene dalla stessa persona che a fine 2023, tra cappucci e maritozzi al bar del Viola Park invitava i tifosi presenti a non votare sempre "per i soliti, sennò non cambiano le cose".

Sul futuro canone di affitto del Franchi ristrutturato non si capisce la premura, dato che i ricavi da biglietteria saranno destinati ad aumentare drasticamente e la Fiorentina sfrutterà un impianto ammodernato senza aver investito un centesimo.

Per quanto riguarda il cronoprogramma dei lavori ricordiamo il dg dovrebbe rammentare che, malgrado nell'aprile del 2023 avesse firmato per conto di ACF la proroga per la concessione del Franchi per la stagione in corso che prevedeva di riconsegnarlo al Comune il 1 giugno 2024, da poche settimane Palazzo Vecchio ha trovato la soluzione per mantenere i viola nel loro impianto anche per la prossima stagione. Se si lavora solo in un'area ristretta dell'impianto è chiaro che i tempi di esecuzione delle opere si allungano. Se poi nel 2025-26 non verrà sfruttata l'alternativa Padovani (impianto adeguato alla serie A con 18.000 posti con costi totalmente a carico dell'amministrazione), inevitabilmente continuando a intervenire "a pezzi", si impiegherà più tempo.

La previsione sui 100 milioni che mancherebbero per realizzare tutti gli interventi previsti fatta dal dg non tiene conto dei 55 milioni che sono tornati alla città di Firenze che, rientrati nelle disponibilità di Palazzo Vecchio, stando a quanto dichiarato dal sindaco Nardella a Rtv38, riducono la cifra mancante a 25-30 milioni.

E a proposito della "nebbia" richiamata da Barone, viene da chiedersi quale fosse il motivo della gita in quel di Modena per farsi immortalare all'esterno dello stadio Braglia, quando ancora non era stata trovata una soluzione su dove far giocare la Fiorentina la prossima stagione e dalla società, vista l'impossibilità di giocare a Empoli per il no del Comune, spuntarono Modena e altre destinazioni fuori della Toscana. Riportiamo il comunicato ufficiale del Modena calcio diffuso la sera stessa della gita di Barone: "In merito alla possibilità che lo stadio Alberto Braglia possa essere in futuro una sede provvisoria per le gare interne dell'ACF Fiorentina, per fini di trasparenza e senza alcun intento polemico, il Modena FC ci tiene a sottolineare che:
-dopo l'incontro di cortesia, svoltosi nel corso della passata stagione, la nostra Società non è mai stata più contattata dall'ACF Fiorentina;
-la nostra Società ha appreso con stupore dagli organi d'informazione della presenza, all'esterno dello stadio Braglia, nella giornata di sabato 6 gennaio 2024, del dg dell'ACF Fiorentina, Joe Barone;
[...]. Alla luce di queste considerazioni, e in forza della convenzione in essere, è doveroso chiarire che non è contemplabile la possibilità che lo stadio Alberto Braglia di Modena possa venir utilizzato per ospitare le partite interne dell'ACF Fiorentina".

Resta il fatto che malgrado le dichiarazioni e le azioni come quella del book fotografico a Modena, la Fiorentina ha sistematicamente ottenuto la soddisfazione delle richieste fatte: voleva rimanere al Franchi la prossima stagione e così è stato, non aveva intenzione di mettere un euro sull'adeguamento del Padovani per la serie A (col Comune che investiva 10 milioni) e anche questa è stata accolta. Anziché fare domande alle riunioni, perché non presentare un bel foglio A4 con indicato quanto dovrà essere il canone del Franchi ristrutturato e magari pure lo sconto al quale ACF avrebbe diritto in caso di slittamento dei tempi di ultimazione delle opere? Si risparmierebbe tempo senza la necessità di fare visite da turisti.

Intanto l'altro ieri, in Consiglio comunale, l'assessore allo Sport Guccione rispondendo a un Question Time sull'ipotesi della volontà della Fiorentina di costruire un nuovo impianto, ha dichiarato: "Qualora la società ACF Fiorentina proponga formalmente una nuova area per la realizzazione del nuovo stadio, il Comune di Firenze, come ovviamente deve fare un ente locale, non mancherà di supportare la società di concerto con il governo". In questo lustro una proposta formale per un nuovo impianto non è mai stata presentata, ma naturalmente vige la leggenda che "un gli hanno fatto fare lo stadio". Quale? Dove? Come? Dettagli insignificanti...