LE AMBIZIONI PASSANO DA TORINO. PER CAPIRE SE LA LAZIO È STATA VERA GLORIA. UN ANNO FA LA FIORENTINA DECOLLAVA. BELOTTI, POI JACK PIÙ DI BELTRAN. ITALIANO TORNA AL MODULO CONSOLIDATO

02.03.2024 11:20 di  Mario Tenerani   vedi letture
LE AMBIZIONI PASSANO DA TORINO. PER CAPIRE SE LA LAZIO È STATA VERA GLORIA. UN ANNO FA LA FIORENTINA DECOLLAVA. BELOTTI, POI JACK PIÙ DI BELTRAN. ITALIANO TORNA AL MODULO CONSOLIDATO
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© foto di Giacomo Falsini

Il sostantivo bivio è il più utilizzato nel vocabolario viola. Così sfruttato da diventare buono ormai nella presentazione di qualsiasi “prossima partita” della Fiorentina. Ma stavolta, forse, ci sta. Da Torino stasera passano le ambizioni viola, per rimettersi in moto scalando posizioni di classifica. Sarà una verifica concreta e semplice al tempo stesso: il partitone con la Lazio è stato gloria vera o effimera? Strategia o casualità? Solo il Toro di Juric, per altro reduce da 2 sconfitte consecutive con 5 gol in cassati e un paio realizzati, ci racconterà come vanno le cose dalle parti di Italiano. 

C’è una ricorrenza che ci richiama ad un’ulteriore prova del nove (senza scomodare nessun centravanti): circa un anno fa (il 27 febbraio) la Fiorentina andava a giocare una gara delicata a Verona con un margine di 8 punti sulla zona retrocessione. Se avesse fallito al Bentegodi sarebbe stata risucchiata clamorosamente nella zona pericolosa della graduatoria. Invece, da una vittoria convincente, cominciarono 2 mesi di crescendo rossiniano fino alla sconfitta di Monza della fine di aprile. In totale, compreso Verona, in A furono 5 tronfi e 2 pareggi, nel mezzo poi altre affermazioni in Europa. Quelle 8 settimane segnarono la rinascita dei viola e anche dopo il ko di Monza, la Fiorentina seppe ripartire benissimo su tutti i fronti. 

Chissà se questa sera assisteremo ad una ripartenza del genere. E in questo campionato la Fiorentina è pure messa meglio, all’attivo infatti sono 7 i punti in più rispetto al 22/23. Il cammino dei viola, un anno fa, tra agosto e febbraio non era stato brillante, la Fiorentina esplose dopo. Invece in questa stagione a Natale la squadra di Italiano era quarta e infatti adesso dovrebbe fare meno fatica per riposizionarsi in fasce più nobili della classifica. Tutto è a portata di mano, servono solo punti pesanti. 

Il 29 dicembre la Fiorentina, con un gol di Ranieri nel finale, ha piegato le resistenze del Toro in una sfida francamente molto equilibrata. Potrebbero giocare molti degli interpreti di quella gara. Italiano contro la Lazio ha firmato un capolavoro tattico, assistito dai giocatori in campo che hanno prodotto una partita di rara bellezza. Vincenzo ha sistemato i suoi in una sorta di 4-1-4-1 molto fluido. Nel calcio attuale gli schemi sono meno rigidi di prima, i giocatori trovano le posizioni muovendosi tra le linee. Contro Juric Italiano potrebbe anche rimodellarsi sul classico 4-2-3-1 con Terracciano, quindi Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi. Nel mezzo Arthur-Duncan, esterni Ikonè e Gonzalez, Bonaventura dietro a Belotti. Sarebbe Beltran a uscire, ma solo per ragioni tattiche. Contro un Toro molto aggressivo il doppio centravanti potrebbe diventare un lusso, considerando poi Ikonè e Gonzalez sulle fasce. 

Ma sappiamo anche come Italiano sia abituato a stupirci con effetti speciali. Ora parola al campo. E bentornato a Dodò che dopo molti mesi è stato convocato. Serviranno anche le sue bollicine per rinfrescare la parte più importante della stagione