PER I VIOLA LA NOTTE DELLA VERITÀ. ITALIANO SI AFFIDA ALLE PROPRIE CERTEZZE. SAREBBE UN RISCHIO CAMBIARE STRADA ORA. FIORENTINA COL 4-2-3-1 CON BELOTTI E BELTRAN. LA FIESOLE SALUTA MARCO, ULTRÀ VERO

26.02.2024 10:25 di  Mario Tenerani   vedi letture
PER I VIOLA LA NOTTE DELLA VERITÀ. ITALIANO SI AFFIDA ALLE PROPRIE CERTEZZE. SAREBBE UN RISCHIO CAMBIARE STRADA ORA. FIORENTINA COL 4-2-3-1 CON BELOTTI E BELTRAN. LA FIESOLE SALUTA MARCO, ULTRÀ VERO

Settimana pesante, piena di parole, alcune vacue, ma adesso finalmente si gioca. Continuiamo a preferire il campo a tutto il resto. Sarà la notte della verità per la Fiorentina, il momento in cui testare il proprio stato in un frangente nel quale i problemi non mancano. Coperta corta in difesa e sulle fasce, bell'esame contro la Lazio di Sarri che al contrario sembra in buona salute. Nel 2024 ha vinto 6 volte compresa la Champions col Bayern. Alla venticinquesima giornata ha sorpassato i viola e naturalmente ora è la Fiorentina a sperare nel contro-soprasso. La Lazio ha ottime individualità, nell'undici base è superiore alla Fiorentina, ma la panchina resta corta. E' uno scontro per l'Europa, su questo pochi dubbi. E' anche una sfida personale tra Italiano e Sarri. Il tecnico del Valdarno è l'unico, affrontato almeno 5 volte, contro il quale l'allenatore viola non ha mai vinto: il bilancio è netto e pende dalla parte di Sarri che annovera 4 vittorie (di cui 2 a Firenze con punteggio larghissimo, prima 0-3 poi 0-4) e un pari. Strano per Italiano che in carriera ha sconfitto Mourinho in 2 occasioni, Allegri e Simone Inzaghi in una, Spalletti in 2, Motta e Gasperini in 4. Da quando Sarri è alla Lazio e Italiano alla Fiorentina i biancocelesti ai viola hanno rifilato 10 gol incassandone solo uno. Conoscendo il carattere di Vincenzo stasera avrà una voglia matta di azzerare questo tabù. 

La Fiorentina dal 30 dicembre, quando occupava il quarto posto, è in caduta libera, attualmente ottava. In 7 partite giocate dalla Fiorentina in campionato nel 2024 sono arrivati soltanto 5 punti, insomma una miseria: nella classifica parziale del nuovo anno i viola sono quindicesimi. In più nelle prime 9 squadre della graduatoria la Fiorentina è penultima, con la Juventus, nel bilancio tentativi nello specchio/gol: la percentuale è dell'11 per cento. Peggio ha fatto solo il Napoli che infatti versa in una crisi profonda. 
I numeri indicano il periodo di grazia o disgrazia di una formazione, ma sono lì anche per essere cancellati
La Fiorentina ci proverà stasera al netto di tutte le menomazioni. Speriamo che presto Italiano possa riavere Dodò e Castrovilli, in pratica 2 nuovi elementi. 

A Italiano rimangono solo 3 esterni: Ikonè, Gonzalez e Sottil. I primi 2 giocheranno e Riccardo, verosimilmente, partirà dalla panchina. Rappresenterà l'unico cambio per quel ruolo. Nel giorno in cui per fortuna Kouame, colpito dalla malaria, ha lasciato l'ospedale. Il quadro delle corsie viola, dunque, è desolante. Indurrebbe a ragionare su un altro schema, ma Italiano sarebbe orientato a confermare il 4-2-3-1 e forse, lo diciamo prima, non sbaglia. Per una ragione abbastanza semplice da comprendere: non è questo l'attimo in cui si possa con leggerezza imboccare un'altra strada. I suoi uomini hanno bisogno di certezze e riferimenti. Meglio ripartire da quelle fondamenta.
Lo schieramento anti-Lazio potrebbe essere questo: Terracciano, quindi Kayode o Faraoni, Milenkovic, Ranieri (con Quarta possibile sorpresa) e Biraghi. Cerniera con Arthur e Duncan, trequartisti Ikonè, Beltran e Gonzalez. Davanti il Gallo che speriamo canti. In fin dei conti per lui è un derby, fino a poco tempo fa era sull'altra sponda del Tevere. Nella Lazio poi c'è un amico-concorrente in maglia azzurra, ai tempi dell'Europeo, come Ciro Immobile. Gli ingredienti per vederne di tutti i colori al Franchi non mancano. 

La Fiesole saluterà prima della partita, Marco Pezzati, ultrà vero e difensore centrale del San Luca (squadra calabrese che milita in serie D), scomparso in un tragico incidente stradale pochi giorni fa. Marco che in Toscana aveva giocato a lungo, cominciando da bambino allo Sporting Arno, nel 2003 era anche passato dal vivaio viola alle prese con la rinascita calcistica dopo le macerie del fallimento. Umanità ed energia erano i suoi tratti distintivi. 
La curva, in un comunicato, ha invitato tutto lo stadio ad osservare un minuto di silenzio per Marco, onorandone il ricordo come merita, stringendosi al dolore della sua famiglia e dei suoi amici, per lui che ha dedicato una vita alla Fiorentina e alla Fiesole. Ci sarà anche un bacio in cielo per Alessio , giovane ragazzo campigiano, scomparso anche lui prematuramente in questi giorni.

Chiudiamo con un grande in bocca al lupo a Emiliano Bigica, ex viola (vincitore come centrocampista di Coppa Italia e Supercoppa Italiana nel '96 e come allenatore della Primavera della Coppa Italia 2019), da ieri sera promosso alla guida della prima squadra del Sassuolo (stava guidando la Primavera), dopo l'esonero del toscano Dionisi. Gli emiliani sono quartultimi, ma hanno 20 punti come Verona e Cagliari, ultima la Salernitana. 
La salvezza sarà vita dura, ma Emiliano è un combattente.