GILARDINO, IL DIRIGENTE CHE LO HA LANCIATO A RFV: "MI STUPÌ PER UMILTÀ. È PIÙ PRAGMATICO DI ITALIANO"

15.04.2024 11:18 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
GILARDINO, IL DIRIGENTE CHE LO HA LANCIATO A RFV: "MI STUPÌ PER UMILTÀ. È PIÙ PRAGMATICO DI ITALIANO"

Tornerà per la prima volta da avversario, in panchina. Quella accanto, di panchina, potrebbe essere però sua fra qualche settimana. Fiorentina-Genoa è soprattutto una sfida tra passato, presente e futuro per Alberto Gilardino, uno dei nomi in cima alla lista dei sostituti di Vincenzo Italiano per la prossima stagione. Dell'evoluzione da tecnico del Gila ne ha parlato su Radio FirenzeViola Massimo Varini, attualmente nell'organigramma del Catania ma in precedenza alla Pro Vercelli, dove, nel 2019, scelse proprio Gilardino, alla sua prima esperienza alla guida di una squadra a livello professionistico: "Mi ha incuriosito molto il fatto che un calciatore del livello di Gilardino, uno che ha vinto Champions e Mondiali per intendersi, il fatto che volesse comunque puntare su di noi. Alcuni suoi compagni hanno iniziato da livelli più alti, lui no e si è fidato di noi ed è voluto partire dalla Lega Pro. L'ho voluto incontrare a Milano e mi colpì subito quando ci incontrammo. Parlammo per due ore e capii che era quello giusto, aveva grande voglia e mi ha dato subito l'impressione di essere una persona per bene. Poi lui ha avuto una crescita esponenziale con noi. La cosa che più mi ha colpito poi è stata il fatto che è entrato subito in sintonia con un gruppo che, credetemi, era una vera e propria armata brancaleone per livello tecnico".

Cosa ha portato al Gilardino allenatore la scelta di iniziare dalla Pro Vercelli:
"Uno come Gilardino ha un curriculum calcistico ingombrante. Per questo, il fatto di aver scelto noi, è sinonimo di umiltà. Poi c'è da dire anche che se uno parte dal basso ti permette di fare più esperimenti sia sulla squadra che su te stesso. E poi si va a lavorare con un livello tecnico più basso e livellato in cui incidono di più gli allenatori".



E la sua caratteristica principale da allenatore qual è?
"Penso sia il fatto che si riesce a far capire subito dai calciatori, entra in sintonia con tutti dai primi momenti. Me l'ha detto Mattia Bani, con cui parlo perché anche lui era passato da Vercelli. Mi ha raccontato l'arrivo di Gilardino l'anno scorso. Dopo qualche allenamento mi ha detto che un gruppo di calciatori si sono presentati alla dirigenza dicendo "Lui è quello giusto". Poi penso sia un allenatore molto pragmatico, più di Italiano. Gilardino è un allenatore che guarda meno all'estetica e più al fine. In più, ha grande elasticità e riesce a far giocare calciatori in più ruoli. Al Genoa ha costruito poi una squadra di carattere, capace di giocarsela con tutti".

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