PER SAN SIRO SERVE UNA VIOLA EUROPA STYLE. GOMEZ E' PRONTO: TRA MILAN E UDINESE. LA SOCIETA' PREPARA IL SALTO DI QUALITA': STRATEGIE SUI GIOVANI, MARKETING E STADIO. CUADRADO: UN SEGNALE DI FORZA DELLA FIORENTINA
Il calcio italiano va a rotoli, usciamo da una settimana disastrosa, ma la Fiorentina segna un dato in controtendenza (e comunque applausi al Torino). La Juventus è caduta contro la terza in classifica del campionato greco, i viola con 9 giocatori diversi da domenica scorsa, hanno passeggiato col Paok, leader delle serie A ellenica. Basta questo per spiegare molte cose.
La Fiorentina di Montella sta ripetendo le ottime prestazioni della stagione scorsa: invertendo l'ordine dei fattori (giocatori) il prodotto (risultato) non cambia. Vuol dire qualcosa tutto ciò? Viola orgoglio italiano in un ranking sempre più povero. Se i fiorentini sono fieri ne hanno tutte le ragioni. Ma adesso il campionato.
Su questo terreno, invece, i conti non tornano anche se le attenuanti non mancano, ma i punti sono quelli e purtroppo pochi. Ecco perchè il nuovo scontro diretto - il terzo consecutivo dopo Inter e Lazio - per la Champions diventa decisivo: i viola sono a 5 punti di distanza dal Milan, non possono pensare ad una battuta d'arresto. Le lunghezze, a quel punto diventerebbero pari alle giornate di campionato. Un'enormità pensando che siamo ancora nella prima fase della stagione. Montella per fare bene a San Siro ha bisogno della Fiorentina "Europa Style", quella che impone il proprio gioco ovunque. E' vero anche però che in trasferta - mettendo dentro al conto tutto - Montella con i viola ha centrato 26 vittorie e 10 pareggi, riducendo solo a 15 il numero delle sconfitte.
Un dato che induce ad un po' di ottimismo per la sfida di domani sera.
Nel frattempo dalla società filtra un raggio di sole: Gomez è pronto. La via crucis degli infortuni è finita, Mario potrebbe essere convocato domani o mercoledì con l'Udinese. A prescindere dallo stato dell'arte della condizione, il tedesco c'è. E questa è davvero la migliore notizia per il tecnico viola.
La società, intanto, non arretra di un centimetro e ha obiettivi di crescita definitivi: ha raggiunto quota 120 milioni di fatturato, una meta importante considerando che può contare solo sulla forza della proprietà, non essendoci asset infrastrutturali. Il prossimo traguardo è fissato a quota 200 milioni anche se probabilmente occorreranno minimo 5 anni. Con quella cifra, però, potrà sfidare le grandi del calcio italiano per il vertice e raggiungerà un grando di competitività anche in Europa. Per fare questo, ci vorranno stadio e cittadella. E non solo: un marketing aggressivo - l'arrivo del direttore generale Rogg va in questa direzione - grazie ad un main sponsor di spessore, così come il nuovo sponsor tecnico. Sembra che la Fiorentina sia appetibile sul mercato commerciale e ciò deriva dalla solidità economica del club e anche dal suo percorso progettuale. A breve ci saranno grandi novità al riguardo.
In più c'è il processo di internalizzazione del settore giovanile viola: l'esportazione di un "modello vivaio" porterà nel giro di pochissimi anni al reperimento di talenti nel mondo, in grado di rifornire il serbatoio della prima squadra e delle casse societarie, creando plusvalenze pesanti.
Politica giusta, quindi, costruita su azioni che spiegano meglio delle parole le strategie attuative: il rinnovo di Cuadrado, portato fino al 2019, è un segnale di grande forza. Da mettere accanto alla richieste, ricevute questa estate, per Gomez e Borja Valero, rimandate al mittente. Sul tedesco c'era il Real.
La strada è tracciata, non resta che percorrerla sapendo che non tutto il viaggio sarà dolce, ma si tratta di tenere ben stretto il volante raggiungendo la destinazione.
Mario Tenerani