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PIOLI, DRAGOWSKI È UN OTTIMO PORTIERE. BADELJ? MEGLIO MA...

di Redazione FV

Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, ha preso parola nella canonica conferenza stampa della vigilia, per introdurre la sfida di domani alle ore 18 sul campo del Sassuolo:

Sulla condizione della squadra e dei singoli: "I giocatori stanno bene. Chiaro che abbiam fatto poco: in questi giorni conta recuperare, soprattutto perché le fatiche si sono moltiplicate avendo giocato l'ultima in dieci. Domani farà caldo e vedrò se è il caso di schierare qualcuno con più energie".

Sulla Lazio: "Ne abbiamo parlato pochissimo: è stata molto strana. Dobbiamo concentrarci solo su domani perché manca sempre meno ed è molto importante. Hanno sfruttato situazioni difficili nostre e qualche errore. Sapevamo che questi dovevamo limitarli ma ne abbiamo commessi. Abbiamo però giocato con ritmo, intensità, generosità, volontà... Sono le armi e le useremo anche domani, contro una squadra che sta bene. Se giochiamo come sappiamo possiamo fare bene".

Su Veretout: "Normale che avrà margini di miglioramento. Ha solo 25 ed era alla prima in Italia, campionato dove si chiedono situazioni diverse da Francia e Inghilterra. Con l'assenza di Badelj lo utilizzo di più in costruzione, altrimenti preferisco sfruttarne inserimento e tiri da lontano. Deve capire meglio i tempi di gioco ma per tenacia mi piace: sradica palloni a qualsiasi avversari. È un giocatore forte che si allena bene tutti i giorni".

Su portieri e Dragowski: "La settimana finisce domani, non serve a niente guardarsi indietro, anche se abbiamo ottenuto meno di quanto meritassimo. Serviranno attenzione, precisione e voglia di far la partita. Dragowski è un ottimo portiere entrato in una situazione non facile. Oggi ha il vantaggio di sapere che giocherà e farà sicuramente una buona prova".

Su Babacar: "Dovremo farci attenzioni. Non ha avuto troppa fretta. Ho fatto le mie scelte io e lui le sue".

Sulla corsa: "Abbiamo corso molto di più della Lazio. Siamo a fine stagione ed è stata, ahimé, pesante. Mancano energie ma sappiamo che dobbiamo stringere i denti: la fine del campionato è vicina e queste ultime partite determineranno la bontà del nostro lavoro. Le energie stanno diminuendo per tutti, forse per noi un po' di più. La squadra sta rispondendo: è la testa che comanda le gambe per raschiare le ultime forze. Ed anche domani dobbiamo fare così".

Sul mercato: "Quando giocavo qui scendemmo in B, potevo andare in A ma abbiamo fatto un patto per tornarci subito e rimasi nonostante avessi avuto proposte in A. Il mercato è imprevedibile: mi piacerebbe lavorare con questo gruppo anche l'anno prossimo. Ma vogliamo migliorare la squadra: faremo le scelte a bocce ferme, in questo momento non ho di queste preoccupazioni e nemmeno i miei giocatori".

Sulle polemiche della Lazio: "In Italia certe cose non cambiano mai. Da inizio anno qualcuno si lamenta: non credo sia il modo di comportarsi, ci sono altre sedi per confrontarsi. Io ho le mie idee e voglio essere coerente con me stesso. Poi si va a vedere i motivi per cui l'Italia non si è qualificata al Mondiale. È anche questione di cultura".

Sulla sfida di domani: "Molto importante. Manca poco e abbiamo la possibilità di chiudere positivamente una settimana storta per quanto riguarda i risultati ma non le prestazioni".

Sulle fatiche offensive del Sassuolo: "Fa strano, hanno giocatori di qualità davanti e negli anni passati avevano sempre segnato tanto. Non credo che domani avremo problemi di assetto: i ragazzi sanno come mettersi e difendere ma dovrà essere tutta la squadra a lavorare in un certo modo. Dobbiamo alzarci e aggredire, senza rimanere passivi, per rischiare poco. Mercoledì notte non ho dormito perché pensavo già alla partita di domani. Avrei interpretato diversamente il post-partita se avessimo avuto più tempo. Ma non c'era modo di fare altro. E come me hanno fatto anche i giocatori".

Su Badelj: "Sta meglio, sta lavorando con ritmo e continuità. Ha un infortunio noioso ma sta meglio anche se non calcia ancora con l'arto infortunato. La progressione procede più velocemente rispetto alle attese dello staff sanitario. La prossima settimana sarà decisiva e speriamo di averlo con il Napoli".

Sulla punizione subita mercoledì: "Gli avversari si schiacciano sul portiere e per il portiere si fa difficile. Ma in situazioni come la punizione di Luis Alberto è bene dare i meriti all'avversario".

Sulle quattro reti subite: "Lascerei da parte il portiere. Sul gol di Caceres da angolo potevamo difendere meglio e i due che erano lì non sono stati attenti e pronti. Il terzo e il quarto non sono stati errori individuali ma di concetto: non abbiamo difeso nonostante la superiorità numerica. Non ti puoi permettere di far tirare Felipe Anderson da lì. Il quarto invece nasce da una palla in uscita. I nostri errori sono stati accentuati dalla qualità dei nostri avversari".

Su Pezzella: "Si sa che German ha grande personalità: richiama e sostiene i compagni. Ma giocheranno altri, che hanno caratteristiche diverse. Quando giochiamo da squadra possiamo sempre vincere, questo conta".

Su Saponara capitano ed eventuali responsabilità: "Se sarà negli undici sarà lui il capitano. La fascia al braccio è significativa da portare. Essere capitano è un onore ed un orgoglio: chi la indossa deve saperla portare e se toccasse a lui sarà sicuramente in grado di farlo per quanto mostrato fin oggi".

Sul grande traguardo: "Lo meriteremmo per il lavoro fatto, le situazioni che ha sofferto e i modi per superarle. Sapete quanto sia toccato da ciò che è successo ma dobbiamo dar merito ai giocatori per tutto quello che hanno fatto e non solo per quella situazione. La squadra sente di meritare qualcosa di importante. Daremo il massimo fino alla fine: da luglio a oggi abbiamo fatto un gran lavoro e dovremo farlo fino a maggio. Siamo forti: abbiamo una bella capacità e qualcosa di grande sotto. Bisogna tenere duro".