AG. ROSSI A FV, IL 20/3 A FIRENZE, MAI VISTO COSÌ DETERMINATO

Esclusiva di Firenzeviola.it
10.02.2014 19:00 di  Cristina Guerri   vedi letture
Fonte: dalla nostra inviata a New York
AG. ROSSI A FV, IL 20/3 A FIRENZE, MAI VISTO COSÌ DETERMINATO

"Il rientro a Firenze? E' previsto dopo la metà di marzo". Andrea Pastorello, agente di Giuseppe Rossi, in esclusiva per Firenzeviola.it ha parlato tra le altre cose delle possibili date del rientro di Pepito.

Sono passate due settimane dalla visita dal dottor Steadman. Come procede la riabilitazione?
"Nel migliore dei modi, non abbiamo mai riscontrato alcun problema al ginocchio né problematiche che possono sorgere in questa fase di lavoro. Inoltre il morale del ragazzo è molto alto e questo aiuta molto il lavoro che si sta eseguendo". 

Quanto durerà questa prima fase di riabilitazione alla NySportsMed?
"Bisogna distinguere una proiezione pratica sulle tempistiche, che riguarda ovviamente le risposte concrete che si hanno giorno dopo giorno, da quella che è una previsione teorica, ovvero quella che insieme a Luke Buongiorno abbiamo programmato e che prevede il rientro di Giuseppe a Firenze per il 20 di marzo e dunque 10 giorni prima di quanto previsto".

Non erano previste tappe intermedie a Firenze?
"In accordo con lo staff medico della Fiorentina e su suggerimento di Buongiorno, si è preferito non interrompere la riabilitazione che Rossi sta effettuando a Manhattan per tornare una settimana a Firenze ma rimanere qui, anticipando però il rientro. Il quale verrà preceduto dall'ultima visita di controllo a Vail da Steadman".

A Firenze, dunque, inizierà una nuova fase.
"Il rientro a Firenze coinciderà con il lavoro sul campo, ovviamente differenziato". 

Che durerà...?
"Questa fase è un aspetto più difficile da prevedere perché il lavoro sul campo può portare a incognite diverse rispetto al lavoro fisioterapico, quindi - sempre teoricamente - si parla di un altro mese prima di essere reintegrati in gruppo". 

Quindi dopo la metà di aprile. Il 19, per esempio, c'è Fiorentina-Roma?
"Tecnicamente è possibile, ma molto spesso teoria e pratica non vanno d'accordo. Restiamo dunque molto cauti per non dare false speranze a nessuno".

Intanto, a più da un mese dall'infortunio, Rossi è sempre capocannoniere del campionato...
"Non c'è nessun rammarico, per me è come se avesse già vinto la classifica cannonieri. Sul campo ha dimostrato di essere il più forte, quest'anno non ce ne sarebbe stato per nessuno. Anche oggettivamente, il fatto che sia tutt'ora il capocannoniere della Serie A a più di un mese dell'infortunio sottolinea il grande inizio di stagione da parte di Giuseppe".

Il fatto che sia stato inserito in lista UEFA significa che potrebbe, sempre teoricamente parlando, giocare la finale della competizione...
"L'essere inseriti in lista non ci ha sorpresi, però voglio cogliere l'occasione per ringraziare Montella per il gesto e il segnale inviato a Rossi che lo ha molto apprezzato. In questa fase gli aspetti psicologici sono fondamentali e chi lavora nel mondo del calcio e dello sport conosce perfettamente questo tipo di dinamiche".

Aspetto psicologico, già. Al terzo infortunio grave in carriera non deve essere per niente facile rialzarsi e ripartire.
"Uno dei motivi per cui sono qui da quasi 20 giorni è proprio questo. All'interno del suo strettissimo entourage la prima cosa che abbiamo dovuto effettuare è stato il recupero mentale di Giuseppe il quale però ha straordinariamente tirato fuori per l'ennesima volta un enorme carattere e un'enorme voglia di lottare. Giuseppe è un ragazzo straordinario: sono quarantacinque anni che vivo nel mondo del calcio e da quasi venti che faccio l'agente ma mai mi è capitato di conoscere una personalità di questo tipo. E voglio sottolineare che in questi ultimi anni travagliati non l'ho mai visto così concentrato e determinato in ogni minuto delle sedute che sta effettuando. E anzi..."

Prego.
"Ci stiamo affidando a dei centri altamente specializzati e con Luke abbiamo programmato in modo meticoloso ogni aspetto del recupero che prevederà oltre alla classica fisioterapia anche sedute con un mental coach ed esercizi di difesa personale specifici per la sua attività con l'obiettivo di creare in Rossi un'attenzione maggiore a quelli che possono essere i duri interventi che un calciatore di queste qualità tecniche subisce a ogni partita. Rossi potrà dunque mentalmente aspettarseli e dunque prevederne l'impatto una frazione prima che accadano, in modo da subirne in modo meno pesante le conseguenze".

A proposito: Rinaudo ha fatto avere, poi, le sue scuse?
"Si è messo in contatto con il nostro entourage ma non ha parlato con Rossi, dal quale il sottoscritto non ha mai sentito nominare il nome di Rinaudo. Comunque è acqua passata, mi auguro che in futuro chi di dovere cerchi di tutelare determinati calciatori che sono patrimonio importante non solo per la squadra di appartenenza ma anche per la Nazionale".

Capitolo Mondiale: la sua presenza non è dunque a rischio.
"Lo staff medico della Fiorentina è in continuo contatto con quello della Nazionale. E su precisa richiesta di Luke mi sono messo in contatto con la parte organizzativa degli azzurri per avere il programma in modo da organizzare il lavoro di Rossi anche in chiave Mondiale. Detto questo, sempre teoricamente, il mondiale non è a rischio".

Lo straordinario percorso di Rossi, ovviamente prima dell'infortunio, aveva destato il timore che Pepito potesse essere strappato alla Fiorentina dai tanti top club interessati a lui. 
"Il calcio è imprevedibile, mi sento solo di dire che questa domanda mi era stata fatta i primi sei mesi al Villareal e alla fine ci siamo rimasti cinque anni. Tutti i tifosi di qualsiasi squadra in ogni parte del mondo hanno una cosa in comune: la passione per il calcio. E Giuseppe, che ovviamente ora veste la maglia viola, rappresenta l'essenza del gioco del calcio, la parte pulita di questo sport. Per lui vince sempre il più forte: chi ama il calcio non può che volergli bene''.

Il legame con Firenze si è indubbiamente rafforzato dopo le tre reti alla Juventus. Lui che tipo di rapporto ha con la città?
"Nella vita, alle volte, ci sono particolari coincidenze. Il papà di Rossi una volta mi disse che se avesse potuto scegliere in quale città vivere in Italia avrebbe scelto Firenze. Penso che lui sarà per sempre legato a questa città".