AVV. ROMEI A FV, COMMISSO, SERVE IL PROGETTO E UN PATTO CON I TIFOSI. PRADÈ? PER LUI PARLANO GLI ACQUISTI

11.02.2021 16:00 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
AVV. ROMEI A FV, COMMISSO, SERVE IL PROGETTO E UN PATTO CON I TIFOSI. PRADÈ? PER LUI PARLANO GLI ACQUISTI
FirenzeViola.it

L’avvocato Antonio Romei, ex legale della Sampdoria nonché braccio destro del presidente Massimo Ferrero fino allo scorso anno, è intervenuto in esclusiva FirenzeViola.it esordendo sul suo addio ai blucerchiati: "E' stata una decisione del presidente, abbiamo chiuso il rapporto professionale come può capitare a tutti. Però non c'è nessun problema da parte mia, è una decisione che ho rispettato".

Avvocato, domenica chi rischia di più tra Sampdoria e Fiorentina?
"Penso che in generale sia un campionato difficile e che, però, la Samp stia facendo abbastanza bene. Sarà una bella partita, perché si tratta di due squadre con giocatori importanti, poi col fatto che mancano i tifosi i risultati sono sempre aperti. Mi sembra che la rosa dei viola sia di grande qualità, anche se, quando si cambia tecnico, è sempre tutto più difficile. Commisso ha fatto investimenti importanti, ora serve perseverare".

A proposito, la gestione Commisso la sta convincendo? 
"Sì, sta investendo e portando idee nuove: il calcio ne ha bisogno. Ho conosciuto Barone, manager molto bravo e con tante idee. Entrare nel calcio non è facile, è un settore che richiede apprendistato, però con gli investimenti i risultati arriveranno. Bella, ad esempio, l'iniziativa del nuovo centro sportivo: Firenze deve essere orgogliosa di un presidente che dedica così tante energie al club".

Se dovesse dare un consiglio al patron viola per migliorarsi, cosa gli direbbe? 
"Nel calcio ci vuole tanta pazienza, prendere una rotta e mantenerla senza farsi influenzare dalle onde che tanto si incontrano sempre. La scelta fondamentale oggi sta nel trovare l'allenatore più consono al progetto sportivo che si vuol portare avanti, anche Prandelli, ed insistere così per tre-cinque anni. Con infrastrutture, giocatori e direttore sportivo funzionali. Un modello può essere il Sassuolo. Poi Firenze è una piazza difficile, affezionata, esigente: bisogna fare un patto chiaro coi tifosi, tutti devono remare dalla stessa parte. Dal magazziniere all'amministratore delegato fino al presidente".

Si parla molto del futuro del suo ex collega Pradè: cosa pensa del suo percorso?
"E' un amico, la mia risposta sarebbe influenzata da questo. Ha portato molti giocatori importanti, poi questi sono valutati in base ai risultati, che fanno la differenza. E lui lo sa. Quindi non mi permetto di giudicarlo, Daniele è un professionista validissimo e mi sembra che i nomi dei suoi acquisiti siano sinonimo di un buon lavoro svolto".

A lei piacerebbe un giorno entrare a far parte della Fiorentina?
"Amo Firenze, ma in questo momento faccio l'avvocato a tempo pieno e mi va bene così. Sono toscano d'origini, guardo alla piazza fiorentina con affetto, però mi sembra che la dirigenza attuale stia già facendo bene".

Un giocatore che piace molto ai viola è l'ex blucerchiato Torreira...
"Stravedo per lui, andai allo spareggio finale per la promozione in A tra Bologna e Pescara e nell'intervallo facemmo l'operazione per portarlo a Genova. Ha la testa dedicata al calcio, è un ragazzo d'oro. Poi è passato dalla Samp all'Arsenal, un salto importante in cui all'inizio ha anche fatto bene. Dopo l'esperienza all'Atletico penso che per Firenze possa essere un'operazione più che fattibile: il giocatore va convinto sul progetto, farebbe molto comodo ai viola. Se ci riuscissero, sarebbe una gran cosa".