DE SISTI A FV, DI FRA IN VIOLA PUÒ FAR BENE. CHIESA VA BLINDATO A VITA. IN COPPA...

Esclusiva di FirenzeViola.it
13.03.2019 16:30 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
DE SISTI A FV, DI FRA IN VIOLA PUÒ FAR BENE. CHIESA VA BLINDATO A VITA. IN COPPA...
© foto di Federico De Luca

Compie oggi 76 anni Giancarlo De Sisti, bandiera della Fiorentina che con i viola ha conquistato lo scudetto 1968/1969 da capitano. Oltre a collezionare 256 presenze e 28 gol da calciatore con questa maglia, l'ex centrocampista romano ha in seguito anche allenato la squadra gigliata per tre stagioni. FirenzeViola.it lo ha contattato, in esclusiva, per parlare delle dichiarazioni di domenica sera di Stefano Pioli che hanno un po' scosso l'ambiente e di quale futuro possa avere la panchina della Fiorentina.

Come giudica le parole di Pioli nel post gara con la Lazio?
"Io non so se ha avuto colloqui pregressi con la società, ma se ha detto queste cose sa qualcosa che noi non sappiamo. Magari ha capito che non c'era più spazio per lui o forse ha avuto qualche contatto con un'altra società. È difficile dedurre da queste dichiarazioni. Se ha scelto di andersene è un conto, ma se ha detto cose sibilline che possano far pensare anche ad un allungamento di contratto è un'altra cosa. Conosco l'ambiente e so che si sta bene. Pioli comunque è un esperto e avrà valutato il peso delle sue parole. Ancora c'è una semifinale di ritorno di Coppa Italia da giocare con un risultato ancora aperto. Ci sarà un occhio vigile della società e di Pioli sui calciatori anche perché la Coppa Italia è un obiettivo prestigiosissimo ed alla portata perché non ci sono le solite squadre a giocarsi il trofeo".

Come valuta il lavoro di Pioli a Firenze?
"Il lavoro è apprezzabile perché ha fatto crescere qualche giocatore che adesso è sopra la media, Chiesa su tutti. Alcuni risultati sono stati rilevanti, ma se parliamo di continuità mi accorgo che è mancata. Osservando il campionato italiano non vedo però molte squadre che la hanno mantenuta. Gli allenatori migliori sono quelli che vincono sempre, ma quelli allenano già grandi squadre. Il lavoro di Pioli va valutato a trecentosessanta gradi. La sua attenuante è che ogni anno la squadra è nuova e mi sembra che abbia dovuto ricominciare ancora di nuovo da capo. È un buon allenatore che vive le partite intensamente. La sua gamma di risultati non è completamente da buttare. Alla fine non tutti possono andare in Europa".

Chi pensa che potrebbe essere un sostituto per il futuro in caso di separazione tra Pioli e la Fiorentina?
"Non c'è il nome giusto perché bisogna valutare anche se chi viene si accontenta di allenare una squadra di una città tra le piu belle del mondo, ma con un programma di mezza forza puntando magari all'ingresso in Europa League. Un nome magari potrebbe essere Di Francesco che ha dimostrato di sapersi ambientare in una città come Roma dove è difficilissimo allenare e dove ci sono 40.000 occhi che giudicano, anche chi non sa niente di calcio. Ha messo entusiasmo nel suo lavoro anche se è mancato nella continuità. Magari una persona può trovarsi benissimo in una città e male in un'altra, ma ha tutte le carte in regola per far bene a Firenze. Sarebbe una scelta diversa di calcio per ottenere ugualmente dei risultati, ma senza pensare a giocare magnificamente come faresti con Sarri, De Zerbi o Giampaolo, ma chissà se vinci...".

Come potrebbe riuscire a trattenere Chiesa la Fiorentina?
"Serve qualche acquisto di valore. Se tutti avessero giocato come lui la Fiorentina avrebbe vinto il campionato del mondo. Si merita un adeguamento di contratto dopo questo campionato. Non credo sia utile vendere un giocatore per 100 milioni perché dopo andrebbero anche saputi reinvestire bene. Togliere un pezzo da 90 per prendere uno da 60 e uno da 30 non consente di crescere secondo me. Io gli farei un contratto a vita".

Giancarlo De Sisti, a prescindere dalla Coppa Italia, per la Fiorentina le speranze di arrivare in Europa tramite il campionato sembrano svanite. Può influire su come arriverà alla semifinale di ritorno?
"È difficile che un giocatore si possa dimenticare che la stagione finisce il 30 giugno. Un calciatore deve sempre dare il massimo del contributo fino alla fine nel tentativo di giocare meglio possibile. Gli stimoli non servono, devi alimentarti bene, avere una sana vita, devi riposare, devi allenarti, ma gli stimoli non servono. Pensa che li abbiano quelli che vanno in fabbrica la mattina a lavorare? Può capitare una volta perché pensi alla fidanzata, ma non credo che ci saranno problemi e nessuno mollerà. Poi starà alla società vigilare su questo".