PAZIENZA A FV, PIOLI? HO DUBBI SUL SUO CARATTERE. FIRENZE...

Esclusiva di FirenzeViola.it
10.05.2017 13:10 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
PAZIENZA A FV, PIOLI? HO DUBBI SUL SUO CARATTERE. FIRENZE...
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© foto di Federico De Luca

Il nome di Stefano Pioli è accostato con grande forza in queste ore alla Fiorentina, dopo l'esonero di ieri sera da parte dell'Inter. Per capire meglio pregi, difetti e possibilità del tecnico emiliano, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva il centrocampista ex viola Michele Pazienza, attualmente al Manfredonia, e da lui allenato ai tempi del Bologna:

Come giudica la scelta dell'Inter di esonerarlo?
"Pioli paga colpe non sue. Appena arrivato ha dato la scossa, poi è successa la solita confusione societaria dell'Inter, che non ha punti di riferimento. L'esonero a tre giornate dalla fine è assurdo e sembra più una punizione che una scelta".

E secondo lei sarebbe l'allenatore adatto per la Fiorentina?
"Ho stima di lui come tecnico, quando l'ho avuto mi sembrava preparato. Dal punto di vista tattico non credo che avrà problemi: forse potrebbe pagare qualcosa a livello caratteriale. Firenze, con tutte le sue pressioni, ti porta via energie emotive. Non so se potrà reggere una piazza così esigente".

Questa lotta al sesto posto è davvero paradossale. Secondo lei chi la spunta?
"Sì, se la corsa al secondo da una parte sta regalando una bella lotta tra Roma e Napoli al campionato, quella per il sesto è tutto l'opposto: Fiorentina, Milan e Inter stanno facendo a gara per chi si tira fuori. Hanno dimostrato di poter perdere con tutte, come però di saper fare anche risultato".

Lei è stato nella Fiorentina dei Della Valle. Come giudica lo sfogo del presidente sul clima dopo il Sassuolo?
"Dopo una stagione così è normale che i tifosi siano stanchi e arrabbiati. Firenze deve avere un presidente dalle spalle larghe, la piazza è calda e i primi delusi penso proprio che siano loro. Migliorarsi è sempre più difficile che arrivare a certi livelli, e come esempio deve essere preso il Napoli. Ma, passata la tempesta, si siederanno a un tavolo e cercheranno di programmare il futuro".