SPECIALE FV: PARLA CHI LANCIÒ GILA: "LA SUA LUCE NON SI È MAI SPENTA, A FIRENZE PER GIOCARE"

Esclusiva di Firenzeviola.it
31.01.2015 11:00 di  Giacomo Iacobellis  Twitter:    vedi letture
SPECIALE FV: PARLA CHI LANCIÒ GILA: "LA SUA LUCE NON SI È MAI SPENTA, A FIRENZE PER GIOCARE"
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

“Torno a Firenze con grande entusiasmo e determinazione, affronto questa avventura come se fosse il mio primo giorno e intendo ritagliarmi il mio spazio in questa squadra” - durante la sua presentazione ufficiale (avvenuta mercoledì presso la sala stampa dell' "Artemio Franchi"), Alberto Gilardino è stato chiaro su quelle che sono le sue aspettative per questo nuovo capitolo della sua storia fiorentina. Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva chi lo ha visto crescere calcisticamente, nelle giovanili della Biellese, prima del grande salto al Piacenza: Luca Prina, tecnico che oggi siede sulla panchina della Virtus Entella, in Serie B.

Prina, è contento del ritorno di Gilardino nel nostro campionato?
“Sono davvero felice, sia da appassionato di calcio che da amico di Alberto. Devo dire la verità, nel momento in cui decise di andare a giocare in Cina non ero per niente contento. Questa estate ci siamo visti al mare e ho provato a convincerlo a restare, facendo leva sul prestigioso e così vicino traguardo delle 200 reti in Serie A, ma purtroppo non ce l'ho fatta. Ero davvero dispiaciuto che se ne volesse andare, era troppo presto per lui e per il nostro calcio. Il suo ritorno in Italia è stato dunque una bellissima notizia: è il completamento di una carriera brillante, caratterizzata da una costante voglia di migliorarsi e un'immensa dedizione al lavoro”.

L'epilogo della prima avventura di Gilardino a Firenze fu quella famosa frase di Delio Rossi “gli si era spenta la luce”. Secondo lei, la luce di Gila a Firenze potrebbe riaccendersi?
“Non penso che ci possa essere frase peggiore da dire ad Alberto. I periodi bui capitano a tutti, ma pensare che uno come lui possa non fare bene perché non ha motivazioni mi sembra insensato. Gilardino è un autentico appassionato di questo sport, uno che quando parla di calcio ha gli occhi che brillano. La sua luce non si è mai spenta, lo ha dimostrato sia in viola che dopo, dato che in questi ultimi tre anni non ha mai smesso di segnare. Di Firenze, Alberto mi ha sempre parlato un gran bene. So che ha sempre aspettato in cuor suo una nuova chiamata da parte della Fiorentina. Anzi, vi dirò di più. All'inizio penso che ci pensasse ma non lo sperasse, poi probabilmente ha percepito che questa possibilità poteva concretizzarsi e ha immediatamente detto sì”.

Quanto potrà contribuire alla causa gigliata?
“Sono sicuro che questa sia una soluzione eccellente sia per il giocatore che per la Fiorentina, dal punto di vista tecnico ed economico. Gilardino è un centravanti con la "C" maiuscola che ha ancora tanto da dare, un atleta sano e una persona pulita. Può senza dubbio rientrare nella categoria di quei calciatori che hanno una carriera più lunga, visto che ha sempre seguito uno stile di vita impeccabile”.

A suo giudizio, l'arrivo di Gilardino potrà creare scomodi dualismi con Gomez?
“Non credo. Il suo innesto potrebbe addirittura servire a far giocare meglio Gomez. Ne abbiamo già avuto la prova in queste ultime due partite della Fiorentina. Alberto è consapevole di arrivare a metà stagione in una squadra già rodata, ma lui in carriera ha sempre giocato e dimostrato di sapersi conquistare il posto ovunque. Infatti, anche quando era molto giovane e militava nel Parma, partì come quinto attaccante e piano piano si conquistò una maglia da titolare fisso. Sono quindi pienamente convinto che si ritaglierà uno spazio importante in questi 6 mesi, senza alcuna polemica e facendo parlare esclusivamente il campo, così come ha sempre fatto”.