TREOSSI A FV: "SENSI OK PER IL GIOCO DI ITALIANO. MALEH? ACF SALTO DI QUALITÀ. SU ROCCHI..."

29.06.2021 16:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
TREOSSI A FV: "SENSI OK PER IL GIOCO DI ITALIANO. MALEH? ACF SALTO DI QUALITÀ. SU ROCCHI..."
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

In queste ore si è fatto il nome di Stefano Sensi in chiave mercato della Fiorentina. Il centrocampista dell'Inter piace ai viola e chissà se l'interesse si trasformi in un'offerta concreta. In attesa che il mercato faccia il suo corso del centrocampista ha parlato, in esclusiva a Firenzeviola.it, Fiorenzo Treossi, ex arbitro e team manager di Cesena e Forlì, che ha assistito da vicino nel club bianconero allo sbocciare di un allora giovane Sensi: "Ho conosciuto Stefano giovanissimo, quando faceva la Primavera del Cesena. La società e il tecnico Bisoli a fine campionato fecero uno stage per i ragazzi della Primavera tra cui Sensi che fece una buona impressione. Per fargli fare esperienza fu mandato al San Marino in serie C. Il percorso gli fu utile e quando tornò infatti giocò titolare con il tecnico Drago in serie B. Nell'Inter ha fatto una crescita notevole e rispetto al periodo cesenate dove Drago lo utilizzava come playmaker lo vedo più offensivo, più adatto agli inserimenti quasi da trequartista o comunque mezzala. Mi dispiace molto che per l'ultimo infortunio non sia potuto rimanere in Nazionale a fare gli Europei, è sempre bello vedere dei ragazzi passati da qua vestire l'azzurro come accaduto per Giaccherini e Parolo tra gli altri".

Si percepiva già che Sensi sarebbe diventato un buon giocatore? "Non sono il tipo da dire 'io l'avevo detto', posso però confermare che aveva un suo modo di ascoltare e di apprendere le cose che lasciavano ben sperare. Ha bisogno di fiducia per prendere la sicurezza, come accaduto a Cesena e Sassuolo".

Secondo lei è adatto al gioco di Italiano? "Penso proprio di sì. Ho avuto modo di vedere giocare lo Spezia già dalla B e su Italiano ho sempre avuto recensioni positive, anche del suo periodo trapanese. E' ambizioso in senso positivo, sa di calcio e ha voglia di crescere. Penso che Firenze sia una piazza giusta per lui, che può iniziare un nuovo ciclo con un tecnico giovane, intraprendente e molto offensivo come gioco. D'altronde una città dove si gioca il calcio storico in cui ci si affronta a viso aperto non può che gradire anche una Fiorentina dal bel gioco".

Si aspettava l'addio lampo con Gattuso? "Per me Gattuso è un vero uomo, con gli attributi già da calciatore, oltre che un bravo allenatore, ma non sapendo cosa sia successo realmente non so dare un giudizio corretto. Comunque ora Gattuso è acqua passata, la Fiorentina ha voltato pagina scegliendo un allenatore adatto ad aprire un nuovo ciclo".

Lei ha visto anche un baby-Maleh a Cesena? "Sì, lo scoprì Beppe Angelini che lo promosse dagli Allievi alla Primavera poi Youssef ci mise del suo. Anche lui ha fatto il suo percorso in ascesa, prima Ravenna a farsi le ossa, poi Venezia dove ha disputato due ottime stagioni. La Fiorentina è un ulteriore step, un'occasione che di sicuro saprà cogliere se vuole fare il salto di qualità".

Infine, da ex arbitro, Rocchi sostituirà Rizzoli nel ruolo di designatore. Scelta giusta? "I quattro anni di Rizzoli sono finiti con il mandato dell'Aia e per questo si va alla scelta di un nuovo designatore. Rizzoli era una bella figura, moderna, e se non vogliamo andare a cercare figure antiche credo sia giusto proseguire nel rinnovamento. Anche Rocchi, infatti, avendo finito da poco di arbitrare, parla la stessa lingua degli arbitri ed essendo rimasto aggiornato sul Var e avendo tenuto i rapporti con le società in questo ultimo anno, secondo me è la figura giusta. Dirò di più, per completare il rinnovamento, io lo avrei visto bene anche presidente dell'Aia"