COMMISSO, VIOLA, ABBIAMO 8/10 CASI. VOLEVO VENIRE IN ITALIA MA NON HO POTUTO. LA SERIE A...

18.03.2020 19:10 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
COMMISSO, VIOLA, ABBIAMO 8/10 CASI. VOLEVO VENIRE IN ITALIA MA NON HO POTUTO. LA SERIE A...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso parla dagli USA. In diretta a Sky Sport ha raccontato le sue emozioni e la raccolta fondi cominciata con la società viola: "Innanzitutto auguri a Sebastien Frey (collegato in diretta, ndr): mia moglie porta ancora il braccialetto che gli hai regalato".

La raccolta fondi?
"È nata perché ho visto in Italia e a Firenze come si sta aggravando la situazione. Abbiamo tre del nostro staff che sono in ospedale più altri che hanno preso il virus senza essere in ospedale per un totale di 8/10 contagiati in tutto il mondo Fiorentina (comprese le mogli, ndr). Abbiamo una situazione grave con questa malattia ed è giusto aiutare coloro che sono in prima linea in questa lotta. È un nostro dovere aiutarli. Siamo arrivati già oltre 400mila euro e di questo sono molto contento":

Gli aiuti dagli USA all'Italia?
"Sia la mia azienda (Mediacom, ndr) che altre aziende aiuteranno portando altri doni per aiutare Firenze e l'ospedale di Firenze":

La donazione di Ribery?
"Voglio ringraziarlo. Viene dalla Francia e tutti e due abbiamo trovato in Firenze la nostra casa. Siccome ci hanno accolti così, noi dobbiamo cercare di rendere questo affetto".

La situazione in USA?
"In America la situazione non è grave ma io sono da 5 giorni isolato a casa con la mia famiglia. Oggi nella nostra azienda stiamo cominciando a mandare tutti a casa. Mio figlio Joseph è sette giorni chiuso nella stanza di hotel, così come anche Joe Barone. Mi raccomando a tutti: state a casa".

Ha parlato con la squadra?
"Sì, ho parlato con Iachini, Pradè, Barone e quei poveri ragazzi in ospedale. Gli mando il mio più caro saluto. Sto parlando con chi di dovere per portare avanti la Fiorentina: sono molto orgoglioso del lavoro di tutti a Firenze. Lo sanno che sono vicino a loro. Non mi hanno lasciato venire in Italia, altrimenti sarei venuto lo stesso".

Il numero uno viola, Rocco Commisso, ha parlato in diretta dagli USA anche al Tgr RAI Toscana. Queste le sue parole: "In Italia si sta soffrendo molto, qui in America non è arrivato così velocemente. Anche nella Fiorentina ci sono state persone che hanno preso il Coronavirus tra giocatori e membri dello staff. Noi vogliamo aiutare la città e permettere ai medici di lavorare nel miglior modo con mascherine, la possibilità di fare test... A livello di numeri abbiamo iniziato bene con 420mila euro dopo 24 ore. Se spicca la donazione di Ribery? Assolutamente. Lui è un campione ed è abituato ad esserlo dentro al campo, ma lo è anche fuori: conosciamo la sua famiglia e quello che vale sia per la nostra Fiorentina che come uomo. Per me l'Italia ha un significato, ma pensate che lui è venuto solo per giocare. Se la Serie A tornerà a giocare? Speriamo. Non posso dire cosa succederà in un mese.. Spero verso la fine di aprile si possa ricominciare anche perché sarebbe una brutta cosa per il calcio... Volevo venire a Firenze, ma non me lo hanno permesso... Ho il figlio qua".