ASPETTANDO NIKOLA

13.02.2016 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
ASPETTANDO NIKOLA
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Cominciò tutto a San Siro. Sia per la Fiorentina che, soprattutto, per lui. Perchè fino al 27 settembre scorso, giornata di campionato numero 6, dei viola e di Nikola Kalinic, forse non se n'era ancora accorto nessuno. Ci volle allora una vittoria di quelle che ricordi negli anni, per svegliare un po' tutti dal torpore e cominciare a far sognare veramente una tifoseria non del tutto ripresa dalla lunga estate mercatizia. 

Fu pressochè una festa, quella degli uomini di Sousa, a Milano contro l'Inter. Certamente avviata dall'errore iniziale di Handanovic che regalò il rigore del vantaggio a Ilicic, ma comunque condotta magistralmente da una Fiorentina assoluta padrona del campo. E in mezzo a novanta minuti di esaltazione ci fu lui, l'attaccante croato che già aveva fatto intravedere buoni colpi, ma che ancora il mondo del calcio non aveva ancora cominciato a celebrare. 

Una tripletta a San Siro, come Batistuta, non poteva che essere un biglietto da visita pesante per quel Kalinic che da quella partita in poi ha cominciato a segnare senza fermarsi più. Relegando in panchina, per inciso, sia Rossi che Babacar. Una corsa interrottasi improvvisamente dopo il gol a fine anno al Chievo, per gentile concessione dle portiere clivense Bizzarri.

Kalinic è infatti ancora a secco, nel 2016, e la gara di domenica sera arriva dopo un secondo tempo come quello giocato a Bologna nel quale si sono visti segnali di ripresa. L'assenza di vacanze, il peso del campionato ucraino sulle spalle non appena arrivò la chiamata viola, e un calo fisiologico più che naturale, sono tutti fattori che possono spiegare il digiuno di Nikola in questi due primi mesi dell'anno. Una sua rinascita, magari domenica sera contro quei colori che così bene gli portarono nel girone d'andata, sarebbe manna dal cielo per Sousa e la sua squadra.