CAMPIONATO FINITO. RABBIA E DELUSIONE MA NON È (SOLO) PIOLI IL PROBLEMA

16.03.2019 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CAMPIONATO FINITO. RABBIA E DELUSIONE MA NON È (SOLO) PIOLI IL PROBLEMA

Commento tecnico della partita di ieri sera della Fiorentina a Cagliari: primo tempo osceno, il secondo anche peggio! Fine, come alla fine sono arrivati tutte le flebili, flebilissime illusioni di risalire la china in campionato e cresce, monta a dismisura, la rabbia di tutti i tifosi viola costretti a subire il “dominio” di una società che ha annientato i nostri sogni e la nostra passione. Giuro che dopo il secondo gol del Cagliari ho smesso di guardare la partita e mi sono messa a girare sui social per vedere l’umore della gente e non vi dico cosa ho trovato e letto perché penso che siano le sensazioni di ogni persona che ama i colori viola. Delusione, vergogna, imbarazzo, rassegnazione e via a seguire su questo tono.

Se ci prende a pallonate anche una squadra che aveva dieci punti meno di noi in classifica, si capisce come si sia caduti in basso e non vedo via d’uscita. A marzo non abbiamo più niente da dire al campionato e non mi illudo per niente che si possa raggiungere la Coppa Italia. Una squadra come quella di ieri sera, senza gioco, senza orgoglio, senza idee come può affrontare l’Atalanta se il Cagliari, “esimo” in classifica, ci ha messo in una difficoltà impensabile? I cagliaritani hanno anche preso una traversa e fatto due gol burla per fortuna annullati. Al 2’ Terracciano e Ceccherini avevano confezionato una bischerata abissale e al 53’ Cigarini aveva segnato da centrocampo. Cose che noi umani non abbiamo mai visto o meglio non vorremmo mai vedere, almeno sui campi di serie A.

Tornano chiaramente in discussione le parole di Pioli e la sua probabile partenza da Firenze, e ce ne faremo una ragione perché anche lui ha le sue colpe, ma cosa cambierà con un nuovo tecnico che non sarà certo uno “special one” e non avrà campioni da gestire? Perché la società non si è fatta sentire dopo le parole del Mister? E’ chiaro che questo divorzio si consumerà ma non è la panacea ai nostri mali finché non ci sarà una svolta decisiva a livello dirigenziale. Cambierà il tecnico ma il mercato continuerà a farlo Corvino, confermato a vita fra noi, le indicazioni sul futuro continuerà a darle la famiglia DV, che vede come obiettivo il settimo posto e sbandiera l’autofinanziamento, che mette tutti i tifosi in ansia per il destino soprattutto di Chiesa anche ieri in gol, unico lampo in una serata pessima, e sforna buchi di bilancio che fanno sembrare la Viola un famoso formaggio svizzero!

A quale santo dobbiamo votarci per uscire da questo incubo? Possibile che i vertici della Fiorentina siano così ottusi da volerci tenere ancora al loro guinzaglio che ci sta ormai strozzando? Continuo a dire che possiamo cambiare tutti gli allenatori che vogliamo, ma non cambierà la nostra storia di questi ultimi anni. E’ un incubo vedere la Fiorentina maltrattata così ed ho paura che al peggio non ci sia fine visto che dobbiamo ancora giocare dieci partite. Lo scorso anno abbiamo chiuso a 57 punti e ne mancano ancora 20, ma con la media partita che ha la Fiorentina non ci arriveremo. Sembra un de profundis ma purtroppo non riesco a vedere nessuno spiraglio di ottimismo. Chiederei però un favore alla società: che diano un premio a coloro che sono andati a Cagliari a seguire la squadra: loro, si, che sono degli eroi!

La Signora in viola