CHIESA, LA BOTTIGLIA È STAPPATA: DAL RINNOVO AL SOGNO DI UN NUOVO 2019

11.02.2020 13:30 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
CHIESA, LA BOTTIGLIA È STAPPATA: DAL RINNOVO AL SOGNO DI UN NUOVO 2019

Le premesse di ripetere un inizio anno come quello passato ci sono tutte. E le reti messe a segno contro Napoli e Genoa ne sono, al momento, la riprova. Federico Chiesa (e di conseguenza Beppe Iachini) incrociano le dita ma il rendimento che il numero 25 sta finalmente avendo dopo mesi di alti e bassi inducono a pensare con grande ottimismo in vista del finale di stagione. Dove il tecnico, oltre a un Fede ritrovato, potrà presto contare anche sull'apporto di Ribery, il giocatore più indispensabile di tutti per permettere alla sua Fiorentina di avere più soluzioni tattiche: ancora due settimane di attesa, al massimo tre, e poi il francese potrà intanto tornare nella lista dei convocati: il ritorno al 4-3-3 sembra dietro l'angolo. 

Ma torniamo ai numeri di Chiesa. L'inizio del 2020 è stato in sordina eppure, da quel gol di punta al San Paolo, la bottiglia di Champagne nella quale sembrava rinchiuso da troppo tempo l'esterno sembra essere stata del tutto stappata: da quel momento sono arrivate altre tre ottime prestazioni, incluse quelle contro la Juventus (dove il classe '97 ha sfiorato un clamoroso gol di tacco) e quella di sabato contro l'Atalanta, dove il suo quinto gol stagionale aveva dato l'impressione di un epilogo diverso. Le prossime quattro partite, tre delle quali contro avversarie dirette per non rimanere invischiati nei bassifondi della classifica, saranno altri banchi di prova per testare la nuova verve di Chiesa. In attesa, magari, anche del rinnovo del contratto, visto che proprio nei prossimi giorni è previsto l'incontro decisivo tra babbo Enrico e la Fiorentina per il prolungamento fino al 2024 con tanto di maxi ingaggio.

Già all'inizio dello scorso anno, del resto, Federico aveva saputo trovare una forma quanto mai brillante con l'inizio del 2019, riuscendo a segnare la bellezza di nove gol nello spazio di appena due mesi: dal 13 di gennaio fino al 15 marzo, l'esterno era riuscito ad andare in rete tre volte in campionato (doppietta al Chievo a fine gennaio e gol della bandiera a Cagliari due mesi dopo) e ben sei volte in Coppa Italia, con due reti al Torino negli ottavi di finale, la storica tripletta alla Roma nel 7-1 del 30 gennaio e la perla in contropiede contro l'Atalanta nella semifinale d'andata al Franchi. Tutti colpi pesanti che permisero alla squadra allenata da Pioli di sognare in grande prima della crisi di marzo che portò Pezzella e compagni ad un passo dalla retrocessione. Iachini, ovviamente, si augura un finale completamente diverso.