CONSIGLIERI E SPONSOR BIANCONERI CIRCUISCONO CHIESA

21.03.2019 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CONSIGLIERI E SPONSOR BIANCONERI CIRCUISCONO CHIESA

La Nazionale non mi interessa da un punto di vista calcistico, ma mi crea sempre una certa ansia quando i nostri calciatori vanno a giocare con le loro rappresentative solo ed esclusivamente per il rischio infortuni, tanto più quando quello che sta male è Chiesa. Le notizie dal ritiro azzurro non sembrano tragiche e Federico potrebbe anche giocare con l’Italia ma a me preme che si rimetta presto per continuare il cammino con la Fiorentina…per questa stagione. Non abbiamo più niente da chiedere al campionato, ma rimane quel miraggio della Coppa Italia e giocare con o senza il numero 25 fa la sua bella differenza. C’è da dire che il ragazzo non si è mai risparmiato ed ha giocato quasi sempre e se qualche gara la deve saltare, se ha bisogno di qualche giorno di riposo, che li prenda adesso a discapito di Mancini!

Poi a Coverciano fa brutti incontri ed ha frequentazioni che lo possono irretire. Mi riferisco a Bernardeschi che ha parlato del suo ex compagno, lusingandolo di complimenti e consigliandolo di fare le scelte giuste per il suo futuro, facendo esclusivamente quello che vuole lui e non quello che si dice in giro. Spero solo che in separata sede, lontano dai microfoni, il Federico gobbo non abbia promozionato al Federico viola l’opzione di seguirlo alla Juventus decantandogli gli scudetti che si vincono senza che nessuno ti ostacoli e le gioie, che spero non arrivino al culmine, che dà il palcoscenico della Champions. Anche un cieco vede le differenze delle due realtà, bianconera e viola, ma confrontarsi con chi respira eccellenza, purtroppo, può far venire l’acquolina in bocca. La cosa che mi consola in questa reunion di Federichi è la differenza dei babbi. Se di Bernardeschi si è sempre detto che simpatizzasse per la squadra di Agnelli, Enrico Chiesa lo considero una persona in grado di valutare bene le scelte per suo figlio e non capace di fare uno sgarro così grave a Firenze.

Quanto sono pesanti questi discorsi e quanto è pesante il futuro che aspetta i fiorentini! Ho sentito che pure Di Livio, ex Juve ma anche grande “soldatino” in viola, ha sponsorizzato il passaggio di Chiesa alla Juve portando come esempio Bernardeschi stesso. Nelle grandi squadre ci vuole pazienza ad emergere ma se sei bravo vieni poi ripagato, è uno slogan che Di Livio ha fatto pervenire a Chiesa. Discorsi banali, ovvi, conosciuti da tutti? Certo che si, ma ormai è un disco che sentiremo tutti i giorni da qui a…chissà quando. La cosa però che mi ha colpito nelle parole del doppio ex è la frase “ha la cattiveria tipica della Juve” e trovo che la considerazione sia giusta. Chiesa è uno che non demorde mai, che lotta fino alla fine, che va a recuperarsi i palloni, peccato che poi si trovi a predicare nel deserto viola e non c’è prospettiva di vedere cambiamenti radicali all’orizzonte.

Probabilmente non avremo più Pioli in panchina, ma chi tira le fila resta qui e come si muove lo sappiamo da tempo. Per questo sono preoccupata delle sirene, tante, troppe che stanno suonando interno a Federico Chiesa.

La Signora in viola