UN RINNOVO DI TUTELA

18.11.2017 11:02 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
UN RINNOVO DI TUTELA
FirenzeViola.it
© foto di Insidefoto/Image Sport

Un rinnovo atteso, sperato, a lungo voluto da una parte dall’altra. La Fiorentina e Federico Chiesa dicono per il momento fine alla ridda di voci che nelle ultime settimane si erano accese attorno al futuro del fantasista, corteggiato in estate dal Napoli (il presidente De Laurentiis non ha mai fatto mistero di averlo chiesto personalmente a Diego Della Valle) e di recente tenuto sotto osservazione persino dal Psg, come raccontato nei giorni scorsi da Firenzeviola.it (LEGGI QUI). Motivo per cui la Fiorentina, dopo una serie di tira e molla nel corso dei quali non sono mancati momenti di pessimismo circa l’esito della vicenda, è riuscita a venire incontro alle esigenze di Chiesa, ottenendo il suo soddisfatto “sì” fino al 2022 con un ingaggio che prevede una parte fissa di 1,3 milioni di euro più una serie di bonus personali che poteranno con facilità il giocatore a sfiorare quota 2 milioni di euro. Tanti, tanti soldi, per un calciatore divenuto simbolo di una squadra e della sua rinascita.

E LA CLAUSOLA? Tutto risolto dunque? Forse sì, anche se in estate, nonostante il rinnovo, non mancheranno certo le squadre che torneranno a bussare alla porta della Fiorentina per il suo fuoriclasse. E che, in virtù proprio del rinnovo, dovranno a questo punto sottoporsi ad una vera e propria asta che, in caso di cessione del giocatore, farà sicuramente più ricca la società viola. Una prospettiva quest’ultima che i tifosi viola non si augurano (non solo per il valore in sé del giocatore ma soprattutto per il precedente che la Fiorentina ha creato in estate, nella quale a fronte di tante cessioni ha chiuso il suo mercato estivo con un pesantissimo attivo) ma che non è da escludere visto che nel nuovo contratto che Chiesa ha stipulato con la Fiorentina non è al momento prevista una clausola rescissoria, che avrebbe invece potuto piazzare un cartellino “vendesi” sul conto del giocatore. Discorsi, naturalmente, tutti rimandati alla prossima estate. Quando a quel punto, a dispetto delle offerte, anche la volontà del giocatore sarà determinante.