CHE NE SARA' DI NOI di Marco Conterio

Di Marco Conterio, per Firenzeviola.it
09.05.2010 00:00 di  Marco Conterio   vedi letture
CHE NE SARA' DI NOI di Marco Conterio
FirenzeViola.it
© foto di Tommaso Loreto

La voglia di risposte è tarpata da una porta sbattuta. Quella del silenzio, che fa rumore come non mai, che dietro di sè porta l'eco di mille domande e punti interrogativi. La città si affanna, sente, ascolta. Prandelli ingolosisce i palati della Federazione, di una Juventus che mai si è arresa dietro al sogno del figliol prodigo. I grandi hanno le valigie pronte, c'è aria di smobilitazione. Voci e chiacchiere. Smentirle, adesso, è difficile, quando i diretti interessati hanno la bocca scotchata. Non c'è voglia di vedere, di sentire, di parlare. Ma le sirene suoneranno ancora e quelli che ne resteranno ancor più frastornati saranno i tifosi, che continuano a domandarsi 'che ne sarà di noi'.



La Fiorentina di oggi è uno di quei dischi che non vorresti mai ascoltare, è il tormentone estivo riproposto ad inizio autunno. E' tutto ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato e che invece c'è, è il finale più brutto del libro del tuo autore preferito. La partita di oggi con il Siena è la giusta istantanea di quel che è la Fiorentina. Che un giorno era definita bella ma incompiuta, che all'inizio di maggio 2010 suona solo come incompiuta e basta. Il bello ha avuto il suo tempo, condito dallo champagne di Anfield e dalle lacrime post Bayern. Poi il burrone, dove non si sono trovati appigli, dopo le spinte verso il basso sono arrivate anche e soprattutto da una situazione interna controversa e frastagliata.

Il vecchio detto, ieri valido ed oggi più che mai, è che i giocatori passano, gli allenatori pure, e la maglia resta. Resta senza uno scudetto sul cuore, ancora, resta senza la toppa della Coppa Italia affissa nelle menti e nelle memorie con un cartello a caratteri cubitali 'io c'ero' ed anche senza quella della Champions League. C'è tanto amaro in bocca e con questo anche fior di interrogativi. Rimangono tutti, se non volessero farlo, quella è la porta, la via indicata dalla società. Resteranno sempre anche i tifosi della Fiorentina, c'è da giurarci. Ma dopo lungo e passionale pazientare, tornerà di nuovo quel coro 'meritiamo di più', che una volta esploso dalle fauci fa male come una pugnalata dritta al cuore? Silenzio, però. L'unica risposta che arriva. 'Che ne sarà di noi', invece, la domanda che continua a martellare le anime del popolo gigliato.