E' TEMPO DI DECIDERE di Alessandro Di Maria

Di Alessandro Di Maria, Repubblica, per Firenzeviola.it
20.05.2010 00:00 di  Alessandro Di Maria   vedi letture
E' TEMPO DI DECIDERE di Alessandro Di Maria

Resterà o non resterà? Il futuro di Prandelli sarà ancora sulla panchina della Fiorentina oppure lo vedremo da qualche altra parte, tipo in nazionale, al momento l’alternativa più credibile e concreta? L’importante, qualunque decisione venga presa, è che il tutto si concretizzi il prima possibile. Altrimenti a rimetterci sarebbe solo e soltanto la squadra viola.



Ripartire con Prandelli in panchina sarebbe importante, soluzione migliore difficilmente si può trovare, considerando anche tutti i nomi che si stanno facendo in questi giorni per la sua ipotetica successione. Ma vanno messe delle condizioni. In primis le motivazioni. Prandelli rimane ancora alla Fiorentina? Bene, tutte le parti ne devono essere convinte al cento per cento: proprietà, dirigenza, allenatore e squadra. Serve entusiasmo, in questo momento è fondamentale. Un solo piccolo dubbio, da una di queste componenti, comporterebbe i soliti rumors, quelli che hanno minato la stagione appena conclusa. Basta gelosie, ripicchine da persone piccole, piccole. Mai come il prossimo anno servirà compattezza, per permettere alla Fiorentina di tornare ai livelli che con tanta fatica sono stati raggiunti negli ultimi anni.

Una stagione sbagliata capita. Prandelli non può essere messo alla gogna per questo, considerando tutto quello che ha fatto in precedenza. E il modo migliore per creare tutti questi presupposti è il rinnovo del contratto del tecnico, magari dopo una bella chiacchierata chiarificatrice tra allenatore e Diego Della Valle. Non si può prescindere da questo per ripartire. Se non c’è intenzione di prolungare l’accordo, dall’una o dall’altra parte, allora andare avanti solo per un anno non avrebbe granché senso. Meglio lasciar perdere subito, la Fiorentina guadagnerebbe almeno un anno di programmazione. In mezzo c’è il richiamo della nazionale. Ad una chiamata di Abete sarebbe difficile dire di no. Certo, i Della Valle potrebbero opporsi, ma non avrebbe gran senso.

È arrivato il momento delle decisioni, quelle vere.
Il tempo delle partite a scacchi a mezzo stampa è finito. E ognuno si prenda le proprie responsabilità.