LA SPERANZA DEL CAPITANO di Tommaso Loreto

10.05.2010 00:15 di  Tommaso Loreto   vedi letture
LA SPERANZA DEL CAPITANO di Tommaso Loreto

Un'aria strana, inusuale, quella che spirava sul “Franchi”. Un timido applauso convinto quanto la primavera che, di questi tempi, latita. Ripensi alle feste di fine stagione per una qualificazione Champions, e ti domandi che fine abbia fatto quella Fiorentina sfrontata, frizzantina, inebriante. Poi osservi il tabellone di una Ferrovia riempita di giovani tifosi (bella iniziativa) e ti rendi conto che cinque anni sono volati. E che quelli di Longo e Nicodemo sono ancora più lontani. Di strada, questa Fiorentina, ne ha fatta tanta. Non lo si può negare. E in questa travagliata stagione ha forse toccato i suoi picchi più alti. Sfiorando un quarto di finale europeo che avrebbe avuto del clamoroso. E una finale di Coppa Italia che, di certo, si sarebbe potuta giocare alla pari. Da quei picchi, questa Viola, è però caduta rovinosamente. Senza la forza di rialzarsi in campionato, e perdendo il treno per l'Europa. Il resto è storia degli ultimi giorni e, purtroppo, dei prossimi.

Nonostante il silenzio stampa, a fine gara, Montolivo (prova da capitano la sua, anche in campo contro il Siena) ha parlato.
E riguardo al futuro di Prandelli ha espresso la speranza che il tecnico resti sulla panchina gigliata. Nessun dubbio sull'argomento, invece, per ADV e Corvino. E proprio da loro sono arrivate le istruzioni per l'uso necessarie ad affrontare l'estate. Il tecnico resterà a Firenze, Nazionale o Juventus che siano. L'ha detto l'azionista di riferimento, l'ha ripetuto il diesse. I giocatori più importanti, fino a diversa comunicazione comunque plausibile nel mercato, resteranno. E se non resteranno saranno adeguatamente sostituiti. Infine, per l'inizio del prossimo anno, sarà pronto il mini-centro sportivo ai Campini. Insomma, l'apertura di credito richiesta da ADV (“Fidatevi di Andrea”) merita un sostegno.



E così sarà per una piazza che, ancora una volta, si schiererà a fianco di una società che, giusto dargliene atto, negli ultimi anni è sempre andata in crescendo nelle sfide e nelle soddisfazioni. A patti, tuttavia, chiari. Se non limpidi e cristallini. Tanto quanto lo è stato, in campo e ai microfoni, quel Montolivo tra i pochi in luce contro il Siena. A patto, cioè, che la squadra (quella della prossima stagione) sappia ricompattarsi e riconciliarsi con il proprio tecnico. Senza dover, fra l'altro, doversi limitare a sperare che quest'ultimo rimanga. Com'è accaduto al capitano. Con quelle certezze in campo che sono venute meno da tre mesi. A patto, in pratica, che la Fiorentina torni quel gruppo compatto che ha scalato l'Europa. Nello spogliatoio e nelle stanze della società. Senza dubbi e senza incertezze. Confermare questa fiducia, con la ripartenza della prossima stagione, non sarà compito facile.