VENTI DI MERCATO di Marco Conterio

Di Marco Conterio, per Firenzeviola.it
04.05.2010 02:08 di  Marco Conterio   vedi letture
VENTI DI MERCATO di Marco Conterio
FirenzeViola.it
© foto di Tommaso Loreto

Firenze di questi tempi fa molto Hawaii. Tempesta un giorno, bonaccia quello dopo, surf sulle onde dell'entusiasmo e vulcani pronti ad eruttare dietro l'angolo. Il clima di 'Should I Stay Or Should I Go', certo non aiuta. Vargas e le sue mete da luna di miele, Real, Inter e Juventus. Frey e la sua last chance for heaven, con le grandi d'Europa pronte a spalancargli la porta, previa promessa di chiusura poi a doppia mandata. Mutu ed il suo momento più che no, voci turche, dagli States e dall'Est d'Europa che sia. E Prandelli, il cui rebus futuro è degno del miglior Leonardo Da Vinci.

E se il mercato dei vassalli è un punto interrogativo, anche per valvassori e valvassini i dubbi fioccano. Donadel che ha le valigie pronte, Gobbi con metà maglia della Samp, Pasqual prossimo all'addio, Santana con un futuro ancora tutto da scrivere, Bolatti ed il River che strizza l'occhio, Avramov che vuole riprovare l'ebrezza di un fischio d'inizio vista parallelamente e non per vie perpendicolari, seduto in panchina. Keirrison poi, con il maxi riscatto ed un diritto viola che difficilmente verrà sfruttato, Zanetti che quando innesta la marcia è un top ma che quando inserisce la folle pare un ex. Dubbi, appunto, tanto per non perdere l'abitudine con i tormentoni d'annata.



Valutare ogni aspetto, quasi vivisezionarlo, sarà compito gravoso per Corvino, caso Prandelli in primis. Perché se il rinnovo non dovesse arrivare a breve, allora discorsi sul domani parrebbero quasi vani. Andrea Della Valle rimanda ai mesi futuri l'appuntamento, quando quello sarebbe, in verità, argomento di primaria importanza per l'avvenire gigliato. Ricominiciare dai blocchi di partenza con una storia di un anno a scadenza, è come tuffarsi nell'amore di una donna che ha già pronto un biglietto di sola andata per l'altro capo del mondo senza che tu possa mai raggiungerla. Bello, intenso, ma breve. Poi arrivano i bilanci, poi passa il tempo, poi nel calcio vivere di ricordi aiuta solo chi ha la bacheca ricca di ragnatele e poc'altro.

La chiarezza c'è stata, ma i venti s'alternano ancora a Firenze. Aria d'ottimismo, quando il sogno di mercato si chiama David Luiz, oppure Giuseppe Rossi. Poi però torna la tempesta, tornano le voci di valigie in mano e di aeroporti ed aeroporti più floridi, pronti ad accogliere i big di casa viola. Settembre è ancora lontano. Serviranno pazienza e speranza, fiducia e costanza, al popolo viola. E' l'autofinanziamento, in fondo. Niente Hawaii, ma con 'creatività ed inventiva' anche il Bagno Carla potrà essere uno spasso.