CT VENEZUELA A FV: "NICO PRIMA O POI IN UNA TOP. BELTRAN COME LAUTARO IL PRIMO ANNO. EQUI..."

08.04.2024 20:00 di  Ludovico Mauro  Twitter:    vedi letture
CT VENEZUELA A FV: "NICO PRIMA O POI IN UNA TOP. BELTRAN COME LAUTARO IL PRIMO ANNO. EQUI..."

Con la Juventus ha sfiorato il gol col tiro della domenica, a negarglielo è stato Szczesny. Rete che sarebbe stata utile alla Fiorentina e in primis a Nico Gonzalez, in preda a un 2024 nero con un solo gol all'attivo. FirenzeViola.it ne ha parlato, in esclusiva, con Fernando Batista, commissario tecnico del Venezuela nonché ex ct dell'Argentina U20 e U23, dopo aver allenato il numero 10 viola nelle giovanili dell'Argentinos Juniors:  

Come si schiera su Gonzalez? È il giocatore con le stimmate che gli si attribuiscono?
“Sì. Lo conosco molto bene, ho iniziato ad allenarlo quando aveva 8 anni, era agli inizi all’Argentinos Juniors. Non è un goleador, come Lautaro. È uno che sa giocare, ogni tanto segna perché è forte di testa e rompe bene la linea difensiva. Ma non si parla di un attaccante come Lautaro, che si genera situazioni da gol o o con la squadra che gliele crea. Se non è partito in estate è perché si trova molto bene in un grande club come la Fiorentina. Magari arriverà il momento di lasciare Firenze, ma ora è felice lì e lo sono io per lui. Perché vederlo vincere e stare bene è davvero bello”.

In estate la Fiorentina ha rifiutato per lui 43 milioni di euro. Anche per lei ha un valore del genere?
“Tranquillamente. Ha tutte le doti calcistiche, fisiche, mentali. È un giocatore della Seleccion, un top. Quando gioca con l’Argentina lo fa sempre bene, ci sono tanti aspetti da valutare per un giocatore e Nico ne ha tanti positivi. Non ho dubbi che possa approdare in ogni momento in un top club d’Europa, perché ci sono tutte le condizioni”.

Altro viola che ha allenato in nazionale è Lucas Beltran. Fin qui una buona stagione, seppur con non troppi gol.
“Lucas ho avuto la fortuna di allenarlo, anche se non per molto. Dovevamo fare insieme il Sudamericano, che non si giocò per la pandemia. Ma lo conosco bene e l’ho incontrato più volte. Penso che la posizione in cui gioca oggi sia per lui la più comoda, perché è stato sì un bomber al River Plate, l’ha fatto bene, ma è anche un giocatore che genera gioco, sa mettere l’ultimo passaggio. Oggi sta compiendo il primo anno alla Fiorentina, andrà a crescere sempre di più. Ci sono tutti i presupposti”.

Ora gioca spesso dietro la punta, ad inizio anno faceva più il centravanti.
“Lucas ha fatto tanti gol qua in un grande club come il River. Penso sia una questione di tempo. Abbiamo parlato poco fa di Lautaro: quando giocò all’Inter il primo anno, non segnava quanto oggi. Si sente il cambio di campionato, Paese, lingua... Lucas non ho dubbi che crescerà anche in questo, perché le qualità calcistiche sono buone”.

Chi invece non trova spazio è Gino Infantino. Eppure in Argentina aveva fatto molto bene.
“Non l’ho mai allenato, ma anche lui deve subire un processo di adattamento. Qua in Argentina ha dimostrato, se la Fiorentina l’ha preso e ora non gioca, è perché Italiano ha i suoi motivi. Bisogna conoscere bene le dinamiche per parlarne in modo più approfondito, ma le prestazioni di Gino qua hanno fatto capire che può giocare tranquillamente nella Fiorentina e in grandi squadre europee”.

Ultimamente si è parlato di un interesse della Fiorentina per Ezequiel Fernandez del Boca Juniors. Ce lo vedrebbe in Itaila?
“Equi è un volante (come viene definito in Argentina) con tante caratteristiche positive. Sa stare in campo, in mediana sa giocare a tre facendo il regista, come sa giocare a due perché ha molta tecnica. Sa dominare il gioco, ma è giovane. Oggi giocare in prima squadra al Boca Juniors, davanti a 70mila persone, senza pensare a questo e dimostrando tutta questa personalità, lo rende molto importante. Chiaramente se ha da poco rinnovato è perché intravedono un grande giocatore, che può crescere ancora”.