IL COMMENTO TECNICO: MONTELLA, UN ALTRO DISASTRO. ORA L’EUROPA È A RISCHIO
Se qualcuno mi avesse detto che dopo aver perso in casa con il Verona, la Fiorentina sarebbe stata battuta anche dal Cagliari, lo avrei preso per matto e fatto ricoverare. Purtroppo è successo. Siamo in piena follia calcistica e con queste due fanno tre sconfitte consecutive in campionato, roba da non credere.
Ora la classifica fa paura, le inseguitrici come Genoa e Torino incalzano, l’Inter ricomincia a crederci, sono stati proprio i risultati incredibili della Fiorentina a riaprire la corsa e ridare forza e fiato alle inseguitrici.
Perdere l’Europa League senza avere nessun’altra certezza che vada oltre una semifinale di Europa League, prestigiosissima ma per ora senza sbocchi pratici, significherebbe buttare all’aria una stagione che fino a un mese fa aveva ben altre prospettive.
Cosa stia succedendo dentro questo gruppo è difficile da dire, la situazione è incredibile e proprio per questo diventa duro fare una diagnosi precisa dei mali della Fiorentina.
Contro il Verona abbiamo dato la colpa al turn-over selvaggio (non si mettono otto riserve in una volta sola), ieri i cambi di formazioni sono stati tanti, ma accettabili (cinque) e l’assetto di squadra è rimasto inalterato, eppure i risultati sono stati gli stessi. Se possibile peggiori.
Contro il Verona è mancata la cattiveria, la rabbia agonistica, la decisione, non ci sono mai state occasioni da gol, ma la Fiorentina ha comunque tenuto a lungo palla blandamente e in mano il gioco, Con il Cagliari è mancata anche la manovra, sono rimaste le stesse gambe molli e la stessa testa senza idee, tutto quello che è successo, comprese le occasioni, è stato frutto del caso.
Montella parla di stanchezza mentale dovuta alle troppe energie nervose spese nella sfida di Europa League e ci può stare. Apprezziamo l’assunzione di responsabilità ("è anche colpa mia") e l’atteggiamento diverso per i fischi ("li abbiamo meritati"), ma ci sono troppe cose che non tornano.
E’ vero che le coppe portano via tanto a una squadra, ma la Fiorentina ha un organico tale che se gestito in modo ottimale può consentire comunque di giocare due-tre competizioni ad alto livello. Ieri c’erano in campo cinque giocatori che non erano stati impiegati giovedì, non dovevano essere stanchi né di testa, né di gambe, e forse hanno fatto peggio degli altri
Non siamo d’accordo neppure su una delle più classiche considerazioni-giustificazioni di Montella che davanti a certe prestazioni ribatte sempre dicendo che questa squadra è molto tecnica, è stata costruita per gestire la palla, per giocare in rapidità e quando non è lucida non riesce a sviluppare la manovra e imporre il suo gioco. Se l’analisi è questa, un allenatore deve anche saper cambiare modo di giocare senza cambiare la filosofia di gioco.
Ieri, ad esempio, una Fiorentina molle di testa e di gambe, si è comunque complicata la partita con un 4-3-3 dove i tre attaccanti erano veri, tutti poco disposti a tornare per aiutare la squadra, poco disposti a fare pressing. Se un allenatore sa che i suoi giocatori sono mentalmente stanchi forse è il caso di giocare con un centrocampista in più e un attaccante in meno (4-3-1-2 o 4-3-2-1 ad esempio), di dare più solidità e più certezze, ci sono vari interventi da fare in questa ottica.
In mezzo al campo il Cagliari è stato sempre in superiorità numerica e non c’è stato il minimo correttivo da parte del tecnico, se non nel secondo tempo inoltrato.
E’ mancato totalmente anche il movimento senza palla e da fermo non può giocare neppure il Barcellona e qui ci viene da dubitare sulla tenuta atletica. Sia quelli del Verona che quelli del Cagliari correvano come treni, mentre la Fiorentina è sembrata ferma.
Pure la scelta degli uomini lascia qualche perplessità. Vargas sembra in gran forma, aveva segnato in coppa, perché non riproporlo dall’inizio? Salah è un giocatore che ama gli spazi ampi, quando si gioca in casa non sarebbe meglio tenere le linee un po’ più basse e occupare con meno giocatori la metà campo avversaria? Badelj sembra molto stanco e non da oggi, sicuri che Kurtic avrebbe fatto peggio? Ci fermiamo qui….
Quello che fa più rabbia e racconta dell’impotenza della Fiorentina di ieri e delle poche contromisure adottate, è ricordare che il Cagliari ha la peggior difesa fra tutti i campionati europei, ha incassato più di sessanta gol e gli attaccanti viola non hanno mai avuto la meglio su una difesa così, non l’hanno mai messa in seria difficoltà.
Questa lentezza di testa e di gambe, questo modo sempre uguale di giocare deve far riflettere. Montella ha fatto cose molto buone a Firenze, ha dato a questa squadra una mentalità importante, la Fiorentina ha un’identità tattica, un gioco europeo, non vogliamo buttare il bambino con l’acqua sporca, come si usa dire con una espressione bruttissima (facciamo per capirci), però non può non preoccuparci questa serie di errori tutti uguali. Sempre uguali.
La Fiorentina deve crescere e per crescere l’allenatore deve capire cosa sbaglia e dove deve intervenire.
Verona, Cagliari, ma anche molte altre gare, sono state preparate e gestite nel solito modo. Soprattutto manca l’approccio, troppo spesso questa squadra è scesa in campo molle, poco concentrata, in modo superficiale e forse presuntuoso. Senza far crescere la rabbia agonistica e il carattere, sarà difficile migliorare.
Eppure anche ieri c’erano in campo almeno sette-otto giocatori abituati alle grandi sfide, ai grandi impegni internazionali e nazionali, gente che ha giocato mondiali e finali mondiali, che sa gestire le energie fisiche e mentali. Proprio pensando a questo temiamo che sia l’allenatore a dover gestire e preparare meglio le partite per tenere alta sempre e comunque la concentrazione.
E’ facile preparare mentalmente le grandi gare, sono il Verona e il Cagliari che ti fregano. Può succedere una volta, ma questo difetto ci sembra cronico.
Temiamo, ma potremmo anche sbagliare, che Montella non sia un grande motivatore, non riesca a incidere più di tanto sulla testa dei suoi giocatori in condizioni normali. Non essere riusciti a far capire alla Fiorentina che il Verona e il Cagliari per i viola erano importanti come il Real Madrid, è forse la cosa che fa più rabbia. Errori di gioventù? Inesperienza?
Non lo sappiamo, ma è davvero un peccato veder buttar via in una settimana un campionato importante durante il quale la Fiorentina ha conquistato partite difficili e fatto un grande gioco. Mancano sei gare, mercoledì c’è la Juve, per arrivare in Europa servono almeno quindici punti. Non farli per questi atteggiamenti sbagliati sarebbe un delitto.
Twitter: @EnzoBucchioni