BERTUZZI A FV, VLAHOVIC VIA PER UN TOP, NON EDER. CONSIGLIO HALLER, MARRONY E NUNEZ

21.08.2020 10:30 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
BERTUZZI A FV, VLAHOVIC VIA PER UN TOP, NON EDER. CONSIGLIO HALLER, MARRONY E NUNEZ
FirenzeViola.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il calciomercato della Fiorentina comincia ad accendersi, e con tanti nomi che vengono messi sul piatto rischia di non essere già più facile orientarsi. Ma quali profili fanno davvero al caso dei viola, e chi, magari tra quelli non citati potrebbe rivelarsi utile? O ancora: c'è qualche profilo semi-sconosciuto che potrebbe fare le fortune di chi lo prenderà? Per provare ad avere una risposta, e fare un po' di chiarezza su vari argomenti, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva lo scout Fabrizio Bertuzzi, ex collaboratore di Corvino a Firenze nel secondo ciclo del dirigente.

Dove servirebbe davvero un intervento secondo lei?
"Considerando Amrabat, il centrocampo è già a posto: con Duncan e Castrovilli vanno a comporre un reparto di grande interesse. Poi dico che Chiesa secondo me alla fine lo tengono. Si è visto un bel rapporto con Iachini e dato che il ragazzo è uno che ha bisogno di stima, e questa è reciproca, andrei a lavorare su questa cosa. Anche perché non va bene che oggi abbia una valutazione così bassa... Dietro poi vorrei sottolineare Milenkovic. Fortissimo in una difesa a tre: Montella, con quell'intuizione, ha fatto tredici".

Davanti c'è anche Vlahovic.
"Non lo darei in prestito. Macia dice spesso che in Italia troppi giovani si perdono in giro tra prestiti: perché questo davvero serva da crescita c'è bisogno della squadra giusta e di poter fare il ruolo giusto... Non tutti sono Kulusevski: il prestito è delicato e va fatto con sagacia. Alla Fiorentina, Corvino me lo fece studiare e ha prospettive importanti, perché in Serie A anche il difensore più stanco ti mangia in testa. Lui è determinato e forte fisicamente: se lo cedi devi prendere un nome top, e non l'Eder di turno".

Magari all'Hellas con Juric?
"Ecco, al Verona potrebbe essere una buona idea visto che giocano con due trequartisti dietro la punta. Attenzione però, perché Juric è un sentimentale, e poco razionale. Con un emotivo come Vlahovic potrebbe davvero scoccare la scintilla, però".

Qualche nome meno conosciuto che potrebbe essere adatto?
"ll Lille, squadra da studiare, ha ceduto Osimhen a peso d'oro e ha preso un canadese, Jonathan David, da una grande scuola come il Genk. Perché non ci è andata la Fiorentina? O sennò penso a Nunez, uruguayano dell'Almeria: per me lui è uno di quei giocatori che la Fiorentina potrebbe prendere. Sarà ambitissimo, però. Vorrei aggiungere una cosa".

Prego.
"Pensate che a Firenze c'era Rebic, e ok la clausola al 50% ma mettiamo venga ceduto a 25 milioni, ne prendi 12,5. Il punto è che se cerchi un centravanti, c'è bisogno che tu vada ad analizzare quelle nazioni da cui ne escono di più. Vale per tutti i ruoli: penso al Bayer Leverkusen, che contro l'Inter era privo di Paulinho, ala classe 2000 della madonna. O al Lione, che è andato a prendere Bruno Guimaraes dopo 2 anni di ottimo livello in Brasile".

A proposito di brasiliani: Thiago Silva, invece, che colpo sarebbe?
"Un grande acquisto, soprattutto in funzione di un'eventuale partenza di Pezzella. Fantastico per tre motivi: tecnico, perché sarebbe tra i più forti difensori del torneo; tattico, perché ha anticipato la moda oggi di costruire dal basso; emotivo, perché Firenze merita lustro e un acquisto così porterebbe tanto entusiasmo".

Tornando all'attacco, ci fa un nome?
"Il West Ham era andato a prendere Haller per una valanga di milioni, ma non si è trovato bene in Premier, anche perché lo pensavano più di fisico, mentre è uno molto tecnico. Lui è da Fiorentina. Un nome meno conosciuto, dal Sudamerica, che sarebbe anche un po' un rischio perché molto giovane, è Marrony dell'Atletico Mineiro. Ha vent'anni ed è un attaccante sul quale ancora non si sono puntati i grandi riflettori addosso".

Come giudicare la prima stagione viola di Pulgar?
"Per me è stato un acquisto giusto. Ok le critiche, ma ha un calcio d'angolo e dei piazzati perfetti. Il fatto è che non è né un regista né una mezzala, ma un secondo mediano".

All'inizio ha nominato Amrabat. Che innesto sarà?
"Quando veniva studiato da noi era nella categoria esterni difensivi: nella decina di partite in cui l'ho visionato in Olanda gli avrò visto fare almeno cinque ruoli diversi. Se dovessi paragonarlo a qualcuno, direi Florenzi: è l'Amrabat italiano, e peccato che si sia fatto molto male più di una volta. Il capolavoro comunque l'ha fatto Juric, mettendolo sempre lì nel mezzo. Un altro simile è Nandez, che avevamo seguito al tempo e ci interessava, ma poi non arrivò".

In conclusione, Bertuzzi, come ricorda le sue stagioni a Firenze?
"Sono stato benissimo, mi sono potuto godere una splendida città e il lavoro di équipe con Corvino e Freitas, i quali sento ancora oggi. Firenze secondo me è stata troppo dura con loro: Corvino ha fatto grandi cessioni e ha svolto il compito per cui era stato richiamato, senza budget adeguato è difficile acquistare giocatori forti; per Freitas invece parla il grande lavoro che sta facendo al Vitoria Guimaraes. Tapsoba al Bayer Leverkusen per 20 milioni l'ha venduto lui, dopo averlo preso a zero in Burkina Faso".