DI LIVIO A FV, VIOLA: PERCHÉ NON TENTARE L'IMPRESA? QUEL 2001...

25.04.2019 11:00 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
DI LIVIO A FV, VIOLA: PERCHÉ NON TENTARE L'IMPRESA? QUEL 2001...
© foto di Federico De Luca

"Non vedo perché una squadra come la Fiorentina non dovrebbe provare a tentare l'impresa a Bergamo". Parole e musica di Angelo Di Livio, uno che di partite importanti da dentro o fuori se ne intende, intervistato in esclusiva da FirenzeViola.it a poche ore dalla sfida di Bergamo. Il giocatore fondamentale del centrocampo dell'ultima vittoria di Coppa Italia della Fiorentina presenta la partita ai nostri microfoni, ricordando l'emozione vissuta nel 2001.

Di Livio, come ci si sente il giorno di una semifinale?
"Ogni giocatore la vive a modo suo, ma in generale si pensa soprattutto a come preparare al meglio la partita. Ripassi quello che hai preparato in settimana e pensi ai compiti che ti sono stati affidati. In partite come queste ci vuole soprattutto coraggio, e la Fiorentina deve averne da vendere".

Come vede la Fiorentina questa sera?
"Sinceramente non penso sia particolarmente difficile per i viola la partita: l'Atalanta è probabilmente la squadra più in forma di tutta la Serie A, ma la Fiorentina ha tutte le armi per poter controbattere. Ripeto: ci vorrà coraggio, poi il resto verrà da sé".

In questo senso la giovane età potrà essere un ostacolo per i giocatori di Montella?
"Non penso. Un giocatore come Chiesa lo vedo molto coraggioso e non mi sembra abbia paura. Bisogna vedere se anche gli altri saranno al suo stesso livello".

Come impostazione della partita, ritiene che sia meglio partire subito forte o aspettare il momento giusto?
"La Fiorentina deve riuscire a vincere, anche 1-0 va bene e deve tenerlo bene a mente. Quindi non le conviene partire subito forte per poi magari bruciare tutte le energie: sarebbe più opportuno leggere la gara e colpire al momento giusto. Senza fretta".

E c'è un giocatore su tutti che magari è il maggior indiziato a poter colpire l'Atalanta…
"Sì, Chiesa sarà l'osservato numero 1 ma come lui penso che anche un giocatore come Muriel potrà essere decisivo. I loro uno contro uno avranno una parte importante nella partita se la Fiorentina vorrà uscire vittoriosa dalla sfida. Certo, ci vuole la partita perfetta".

Lei si ricorda la vittoria del 2001?
"È impossibile dimenticarsene. Il ricordo è straordinario ed è rimasto nella mente di tutti i giocatori della nostra squadra. Affrontavamo un Parma forte ma con il nostro cuore e la compattezza siamo riuscita a regalare una gioia immensa ad una città fantastica".

In conclusione una domanda sul futuro della Fiorentina: se non raggiunge la finale sarà da considerare una stagione fallimentare?
"È difficile pensare il contrario. La Fiorentina è una squadra che deve lottare ogni anno per una posizione europea: se non la raggiungi va considerata un'annata negativa".