FAVA A FV, VICE-BADELJ? MEGLIO VERETOUT. DABO È FOCOSO E...

Esclusiva di Firenzeviola.it
21.02.2018 16:00 di  Dimitri Conti  Twitter:    vedi letture
FAVA A FV, VICE-BADELJ? MEGLIO VERETOUT. DABO È FOCOSO E...
FirenzeViola.it

Bryan Dabo sembra essere il favorito a rimpiazzare l'assente Milan Badelj nella partita di domenica prossima contro il Chievo (LEGGI QUI), anche se, visto ancora l'utilizzo pressoché nullo dal suo arrivo a gennaio, ancora non è facile tracciarne un profilo preciso. Per farlo FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Fabio Fava, giornalista di Premium Sport specializzato nella Ligue 1, proprio il campionato dal quale proviene Dabo:

Come lo vedrebbe da sostituto di Badelj?
"Ha caratteristiche diverse. L'ho visto giocare da interno di centrocampo in una linea a tre o anche in un 4-2-3-1 ma secondo me non ha né l'intelligenza tattica di Badelj né il passo di Veretout. Diciamo che, per paragonarlo a qualcuno, lo vedo come una via di mezzo tra il fisico di un Kondogbia e il senso tattico di un Nainggolan. Nel senso che si inserisce bene ed ha un bel tiro da fuori, tanto che a volte ha giocato anche da trequartista".

Punti di forza e debolezze?
"Ha qualche gol nel bagaglio, almeno tre o quattro in una stagione è in grado di realizzarli. Quest'anno principalmente l'ha frenato il carattere: mica da ridere! Al Saint-Etienne è successa una cosa simile alla querelle Neymar-Cavani sul rigore. Lui si ritrovò a discutere, e alla fine tirò lui, per calciare con uno tra Hamouma e Cabella, non ricordo nitidamente chi dei due. Ha intemperanze, anche se si possono definire buone: è uno focoso, energico e convinto. Quando hanno preso una vecchia volpe come Gasset in panchina, che di giocatori così ne ha visti a bizzeffe, non ha più trovato spazi".

Ma quindi, tornando alla domanda originale: lo metterebbe Dabo davanti alla difesa?
"No, perché il rischio è di perdere qualche pallone di troppo in uscita. Ci metterei più un Veretout, che lo vedo meglio a causa della maggior qualità che ha nei piedi. Tra l'altro proprio Veretout ha spinto per farlo arrivare a Firenze".