MENCUCCI A FV: "AUGURI ACF, QUESTO È L'ANNO BUONO PER L'EUROPA. SU DV9, SAPO E IL CASO SALERNITANA..."

25.12.2021 15:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
MENCUCCI A FV: "AUGURI ACF, QUESTO È L'ANNO BUONO PER L'EUROPA. SU DV9, SAPO E IL CASO SALERNITANA..."
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

"Un augurio con tutto il cuore di un sereno Natale e che la Fiorentina possa tornare ai massimi livelli in Europa" è questo l'augurio che ha voluto rivolgere, tramite Firenzeviola.it l'ex dirigente viola, ora al Leeds, Sandro Mencucci ai fiorentini. "E rimanete tutti dalla stessa parte, come in questo momento. Da fiorentino, con il cuore sempre viola, sono stato molto contento di sentire l'allenatore del Sassuolo dire che il tutto Franchi spingeva la squadra viola. Questo è il segreto della Fiorentina".

Cosa pensa di questa Fiorentina?
"Vedo un'ottima squadra con un ottimo allenatore che ha grandi sprospettive di andare in Europa visto che altre squadre sulla carta più forti, e che in queste anni ci sono state davanti come Juve, Roma e Lazio, tentennano e non riescono a dimostrare il loro valore. Perciò vedo la Fiorentina lì che se la può giocare con tutte. Questo è l'anno buono per l'Europa".

Il segreto è Italiano?
"E' un tecnico bravo, motivato e che trasmette le motivazioni ai giocatori, tant'è che molti sono gli stessi che erano stati messi in un angolo. Perciò credo che sia davvero merito suo".

L'esempio è Saponara, preso proprio durante la sua gestione?
"Sì è tornato il giocatore forte che si è ritrovato. Sta tornando quello che conosciamo e che avevamo preso a suo tempo. Purtroppo ha avuto un'inflessione poi c'è stata anche la tragedia di Astori che può aver influito e dunque ha avuto un rendimento minore a quello atteso ma con Italiano, prima a Spezia poi a Firenze, si è ritrovato".

Invece si aspettava l'esplosione di Vlahovic che avete preso e lasciato un ragazzino?
"Corvino ci ha sempre creduto ed io lo confermo. Quando era già nel giro della prima squadra ma andava in Primavera, aveva la stessa voglia e metteva la stessa intensità in campo come spesso non accade a ragazzi che hanno già assaporato il calcio dei grandi. Perciò mi aspettavo che potesse succedere e lo considero già uno degli attaccanti più forti al mondo. Come finirà? Da esterno posso immaginare un'uscita, ma mi auguro solo a giugno perché toglierlo a questa squadra ora sarebbe complicato. Non solo è difficile trovare un sostituto ma lui lo vedo dentro questa squadra, in simbiosi con i compagni, c'è un'unità che un nuovo giocatore non potrebbe subito avere. Mi auguro che concluda questa stagione in cui la Fiorentina sta osando per andare in Europa e...chissà che poi non ci ripensi e non voglia più sentirsi un giocatore di passaggio".

E' contento che nel 2022 ci sarà finalmente un centro sportivo della Fiorentina?
"Sì, molto piacere anche perché quell'area l'avevo proposta ai Della Valle perché la trovo perfetta. E' una cosa bella che cresca velocemente perché sarà un valore aggiunto".



Il restyling del Franchi la mossa giusta?
 "Nutro qualche dubbio. Per carità il Franchi non va lasciato andare ma la Fiorentina lo avrà solo in affitto e non potrà gestirla come crede. Nella mentalità di un imprenditore come Commisso non credo che sia contemplato l'affitto di un progetto fatto da architetti non scelti da lui, secondo criteri e ragionamenti diversi dai suoi. Non sarà dunque a sua immagine e somiglianza perciò è una situazione strana che l'unico affittuario non faccia i lavori come crede".

A distanza di due anni e mezzo, la scelta dei Della Valle di cedere la Fiorentina a Commisso si è rivelata giusta?
"La situazione era arrivata ad un punto che non si poteva stare in paradiso a dispetto dei santi perciò hanno scelto di passare la mano ad un ottimo imprenditore, di rilievo e con tanta passione come Commisso. A differenza di quanto accade per altre società che passano la mano per problemi finanziari, gli è stata lasciata una società sana e ben gestita, senza debiti e con un ottimo patrimonio tecnico come dimostrano i fatti anche oggi, lasciata insomma per un clima difficile".

Lei è al Leeds con Andrea Radrizzani, che stava per prendere la Salernitana in estate. Ora il club granata potrebbe sparire, che idea si è fatto?
"Era stata fatta un'offerta scritta di 26 milioni di euro ma non ci fu neanche risposto eppure il Leeds è uno dei club più importanti perciò Radrizzani i requisiti ce li avrà per prendere una società di calcio. E invece non abbiamo potuto vedere neanche un foglio, non ci hanno preso in considerazione. Si diceva, secondo le voci avute perché la risposta ripeto neanche l'abbiamo avuta, che le richieste fossero di 40/50 milioni ma in un paio di telefonate fatte avevo sottolineato che il patrimonio tecnico era zero, perché i giocatori erano tutti prestiti della Lazio. Quindi ai 26 milioni avremmo dovuto aggiungere già 15/20 milioni per fare la rosa. Ora hanno 5 giorni per cedere la società e la situazione la vedo drammatica. Non avrebbero dovuto neanche iniziare perché ora i risvolti sono davvero difficili. Innanzi tutto viene fatta una violenza ad una città ed una tifoseria che verrebbero cancellati dal calcio. Poi ci sarebbe un girone zoppo, con risvolti complicati quando una squadra sarebbe costretta a stare a riposo prima di una partita importante come il derby milanese o se contasse l'ultima giornata; e che dire del Lecce che avrebbe avuto diritto di fare la A al posto della Salernitana se non fosse stata fatta partire per niente? Capisco dunque la Lega che ora spinge per far terminare la stagione alla squadra granata, con Marotta che lo aveva proposto al consiglio federale. Noi interessati? No, non più, le cose vanno fatte a tempo debito. A luglio avremmo avuto il tempo di salvarla, a gennaio non si possono fare miracoli e chi si prende la responsabilità di portarla in serie B? In Premier di sicuro non sarebbe stata fatta partire".

Ma la potremmo rivederla a Pescara, come si vocifera?
"Ma non è vero. Ogni giorno ci accostano ad una società in difficoltà diversa, Pescara prima, Grosseto ora... Ma anche se Radrizzani fosse interessato ad un'entità sportiva non ne prende una a caso, così, è una persona di alto livello e di grandi vedute anche a livello umanitario, basti pensare alle calciatrici afgane portate a Londra di cui ha parlato anche il F. Times".

Il suo Leeds salterà la gara con il Liverpool il 26 per il Covid, com'è la situazione?
"Come numeri ci sono tanti contagiati in Premier ma si cerca di fare una vita il più normale possibile perché di restrizioni non se ne può più evidentemente e si punta sulle vaccinazioni riguardo alle quali l'Inghilterra è molto avanti. Per questo non si rinuncerà al boxin day perché è una tradizione importante e sentita in Inghilterra, però si sono rinviate le gare di chi ha tanti giocatori col Covid e se la situazione dovesse peggiorare si potrebbero prendere dei provvedimenti come giocare a porte chiuse".

Chiudendo con la Fiorentina, ha conosciuto personalmente Commisso?
"Non c'è stata occasione neanche per un caffè, certo mi farebbe piacere fare la sua conoscenza e, qualora mi inviti, vedrei volentieri il nuovo centro sportivo perché io sono fiorentino e come ha detto qualcuno prima di me "Nessuno, seppur nato a Firenze, può ritenersi fiorentino se non tifa Fiorentina".